Fra meno di un mese, martedì 1° agosto, i distributori di benzina dovranno esporre ogni giorno i prezzi medi quotidiani dei carburanti in vendita in tutta Italia. Questa misura è stata introdotta con il cosiddetto “decreto Carburanti”, approvato lo scorso gennaio dal governo Meloni, per garantire più trasparenza e rafforzare i poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi, una figura che ha il compito di vigilare sui fenomeni speculativi.
La scelta del governo è stata criticata dagli operatori del settore e dalle associazioni di categoria, che da gennaio si sono resi protagonisti di alcuni scioperi per protestare contro l’obbligo di esporre i prezzi e contro le stesse modalità di esposizione. Nonostante le proteste, dal 1° agosto tutti gli esercenti saranno obbligati a esporre il prezzo medio dei carburanti. Ma come è arrivato il governo a questa decisione? Qual è la posizione degli operatori del settore e come funzionerà in concreto l’esposizione dei prezzi?
La scelta del governo è stata criticata dagli operatori del settore e dalle associazioni di categoria, che da gennaio si sono resi protagonisti di alcuni scioperi per protestare contro l’obbligo di esporre i prezzi e contro le stesse modalità di esposizione. Nonostante le proteste, dal 1° agosto tutti gli esercenti saranno obbligati a esporre il prezzo medio dei carburanti. Ma come è arrivato il governo a questa decisione? Qual è la posizione degli operatori del settore e come funzionerà in concreto l’esposizione dei prezzi?