Negli scorsi giorni il leader di Italia viva Matteo Renzi è stato uno dei politici più critici nei confronti della scelta del governo Meloni di non rifinanziare il taglio delle accise su benzina e gasolio introdotto temporaneamente nel 2022 dal governo Draghi, e prorogato varie volte fino alla fine di dicembre. «La Meloni ha aumentato le accise sulla benzina: è fantastico!», ha dichiarato Renzi in un video del 3 gennaio. «Quando era all’opposizione, faceva i video simpaticissimi, tra l’altro, per dire che lo Stato prende troppi soldi dalla benzina. È arrivata lei al governo e ha aumentato le accise».
È vero che nel 2019, per esempio, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni diceva che le accise sui carburanti andassero eliminate, ma non è vero che il suo governo le ha aumentate. Il valore delle accise, ossia le imposte fisse che gravano su benzina e gasolio, è tornato ai livelli precedenti al taglio, introdotto alla fine di marzo 2022.
Ma lo stesso Renzi in passato aveva promesso, quando era al governo, che avrebbe di fatto eliminato le accise sui carburanti. A maggio 2014, dopo un paio di mesi dalla sua nomina a presidente del Consiglio, ospite a Porta a Porta su Rai 1 Renzi aveva dichiarato: «Io qui prendo l’impegno: entro l’anno noi andiamo a razionalizzare, che vuol dire pulire, decurtare, eliminare, tutte queste voci ridicole», facendo riferimento alla tesi (scorretta) secondo cui, tra le altre cose, con le accise staremmo ancora pagando la guerra d’Etiopia.
La promessa non era stata mantenuta, o a essere generosi, lo era stata solo in parte. Il 1° marzo 2014, durante il governo Renzi, l’accisa sui carburanti era stata temporaneamente aumentata come conseguenza del cosiddetto “decreto del Fare”, approvato dal precedente governo guidato da Enrico Letta (Partito democratico). Il governo Renzi ha poi deciso di non prorogare l’aumento in questione, che quindi è decaduto il 1° gennaio 2015.
Anche il leader della Lega Matteo Salvini, durante la campagna elettorale del 2018, e la coalizione di centrodestra nel 2013 avevano promesso di tagliare le accise. Questa proposta è contenuta persino nel programma elettorale di Fratelli d’Italia, il partito di Meloni, in vista delle elezioni del 25 settembre 2022.
Negli ultimi 26 anni, le accise su benzina e gasolio sono state alzate sei volte da governi di centrodestra, due volte da governi di centrosinistra e tre volte dal governo Monti.
È vero che nel 2019, per esempio, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni diceva che le accise sui carburanti andassero eliminate, ma non è vero che il suo governo le ha aumentate. Il valore delle accise, ossia le imposte fisse che gravano su benzina e gasolio, è tornato ai livelli precedenti al taglio, introdotto alla fine di marzo 2022.
Ma lo stesso Renzi in passato aveva promesso, quando era al governo, che avrebbe di fatto eliminato le accise sui carburanti. A maggio 2014, dopo un paio di mesi dalla sua nomina a presidente del Consiglio, ospite a Porta a Porta su Rai 1 Renzi aveva dichiarato: «Io qui prendo l’impegno: entro l’anno noi andiamo a razionalizzare, che vuol dire pulire, decurtare, eliminare, tutte queste voci ridicole», facendo riferimento alla tesi (scorretta) secondo cui, tra le altre cose, con le accise staremmo ancora pagando la guerra d’Etiopia.
La promessa non era stata mantenuta, o a essere generosi, lo era stata solo in parte. Il 1° marzo 2014, durante il governo Renzi, l’accisa sui carburanti era stata temporaneamente aumentata come conseguenza del cosiddetto “decreto del Fare”, approvato dal precedente governo guidato da Enrico Letta (Partito democratico). Il governo Renzi ha poi deciso di non prorogare l’aumento in questione, che quindi è decaduto il 1° gennaio 2015.
Anche il leader della Lega Matteo Salvini, durante la campagna elettorale del 2018, e la coalizione di centrodestra nel 2013 avevano promesso di tagliare le accise. Questa proposta è contenuta persino nel programma elettorale di Fratelli d’Italia, il partito di Meloni, in vista delle elezioni del 25 settembre 2022.
Negli ultimi 26 anni, le accise su benzina e gasolio sono state alzate sei volte da governi di centrodestra, due volte da governi di centrosinistra e tre volte dal governo Monti.