In questo inizio di legislatura i “cambi di casacca” sono stati solo due

In quasi sei mesi solo i deputati Soumahoro e Brambilla hanno cambiato gruppo parlamentare, uno dei dati più bassi delle ultime legislature
Ansa
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Nei primi quasi sei mesi di questa legislatura, iniziata il 13 ottobre 2022, non ci sono praticamente ancora stati “cambi di casacca”. Fino a oggi gli unici due politici che hanno cambiato gruppo parlamentare in Parlamento sono stati i deputati Aboubakar Soumahoro, passato al gruppo Misto da quello di Alleanza Verdi-Sinistra, e Michela Vittoria Brambilla, oggi nel gruppo di Noi Moderati prima di essere stata nel Misto. Finora in Senato non ci sono stati ancora cambi di gruppo, a parte quello del senatore a vita Carlo Rubbia, che però non è un politico eletto.

In Italia non esiste l’obbligo di restare per tutta la legislatura nel gruppo parlamentare in cui si è stati eletti. Per esempio durante l’intera scorsa legislatura, durata da marzo 2019 e ottobre 2022, in Parlamento i “cambi di casacca” sono stati oltre 400, circa cento in media ogni anno. Il gruppo che aveva perso il maggior numero di parlamentari era stato quello del Movimento 5 stelle, seguito da Forza Italia e dal Partito democratico.

Per limitare questo fenomeno, chiamato “trasformismo parlamentare”, nella scorsa legislatura il Senato ha cambiato il suo regolamento interno introducendo alcuni limiti ai cambi di gruppo. Anche la Camera, alla fine dell’anno scorso, ha modificato il suo regolamento ma senza intervenire sui cambi di gruppo.

I cambi nella diciannovesima legislatura

In questa legislatura, il primo parlamentare a cambiare gruppo è stato il senatore a vita Rubbia. Rubbia è stato nominato senatore a vita il 30 agosto 2013 dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il 9 novembre 2022, un mese dopo l’inizio della legislatura, Rubbia è passato dal gruppo Misto al gruppo “Per le Autonomie”. Quest’ultimo è il gruppo che al Senato raccoglie i senatori della Südtiroler Volkspartei, del Partito autonomista trentino tirolese, di Campobase e di Sud chiama Nord, il partito dell’ex sindaco di Messina Cateno De Luca. Del gruppo “Per le autonomie” gruppo fanno parte altri tre senatori a vita: Elena Cattaneo, Giorgio Napolitano e Renzo Piano, che si erano iscritti al gruppo già all’inizio della legislatura. Come accennato sopra, quello di Rubbia non può essere interpretato come un cambio di casacca, perché il senatore non è un politico eletto, essendo quello di senatore a vita un incarico onorifico.

Il primo parlamentare eletto a cambiare gruppo è quindi Soumahoro, eletto alla Camera nella lista di Alleanza Verdi-Sinistra alle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Il 24 novembre Soumahoro si era autosospeso dal gruppo parlamentare di Alleanza Verdi-Sinistra in seguito alle indagini riguardanti le presunte irregolarità all’interno delle cooperative sociali gestite dalla moglie e dalla suocera. Meno di due mesi dopo, il 9 gennaio Soumahoro ha abbandonato definitivamente il gruppo di Alleanza Verdi-Sinistra passando al gruppo Misto. «Mi ha francamente stupito e amareggiato, a eccezione di qualche parlamentare, l’assenza della solidarietà umana e del supporto politico da parte del gruppo parlamentare Alleanza Verdi-Sinistra, con il quale sono stato eletto da indipendente. Dopo un’attenta e sofferta meditazione sul piano umano e politico, ho maturato la decisione di aderire al gruppo Misto», aveva dichiarato il deputato. 

La seconda parlamentare ad aver cambiato gruppo è la deputata Michela Vittoria Brambilla, ex ministra del Turismo nel quarto governo Berlusconi, eletta nel collegio uninominale Sicilia 1 come candidata della coalizione di centrodestra. All’inizio della legislatura Brambilla si è iscritta al gruppo Misto. Il 2 marzo però la deputata è passata al gruppo parlamentare formato da Noi moderati e dal Movimento associativo italiani all’estero (Maie), guidato dal presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi. Nella scorsa legislatura Brambilla, eletta con Forza Italia, è risultata la deputata meno presente in aula, con più del 99 per cento di assenze totali. Nonostante questo, Brambilla è stata attiva sul fronte delle proposte di legge: nella scorsa legislatura ne ha presentate 49 come prima firmataria, quasi tutte riguardanti la tutela degli animali, un tema caro alla deputata. In questa legislatura, la deputata ne ha depositate finora 48.

Il confronto con le precedenti legislature

Nonostante alla fine siano stati più di 400, anche la scorsa legislatura inizialmente aveva registrato pochi cambi di casacca: nei primi sei mesi infatti, tra il 23 marzo e il 19 settembre 2018, c’era stato un solo cambio di gruppo. Il 26 luglio 2018 il deputato Andrea Mura aveva lasciato il gruppo del Movimento 5 stelle passando al gruppo Misto, dopo che il partito lo aveva espulso a causa del suo assenteismo. Pochi giorni dopo, il 4 agosto, Mura si è dimesso dal ruolo di parlamentare inviando una lettera all’allora presidente della Camera Roberto Fico in cui spiegava che le sue assenze erano state dovute a «impegni sul territorio e problemi di salute».

Cinque anni prima, tra il 14 marzo e il 10 settembre 2013, i cambi di casacca all’inizio della diciassettesima legislatura erano stati invece 18, cinque alla Camera e 13 al Senato. Tra questi, il senatore Gian Marco Centinaio aveva cambiato gruppo due volte in meno di due mesi: il 20 marzo 2013 era passato dalla Lega Nord al gruppo “Grandi autonomie e libertà”, per poi tornare nella Lega Nord l’8 maggio. Tra il 29 aprile 2008 e 26 ottobre 2008, all’inizio della sedicesima legislatura, i cambi di gruppo erano stati quattro, tutti alla Camera. Per quanto riguarda i primi sei mesi della quindicesima legislatura, tra aprile e ottobre 2006, i cambi di gruppo parlamentare al Senato erano stati 22, mentre i dati per la Camera non sono pubblicamente disponibili.

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