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Non è vero che il nucleare ha “zero emissioni”

| 27 marzo 2023
La dichiarazione
«L’energia nucleare non ha emissioni, cioè non emette CO2: zero, niente» (min. 42:58)
Fonte: Mattino Cinque – Canale 5 | 24 marzo 2023
ANSA
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Verdetto sintetico
La dichiarazione del leader di Azione è parziale e fuorviante.
In breve
  • È vero che, di fatto, la produzione di energia nelle centrali nucleari non ha emissioni dirette di CO2. Ma bisogna prendere in considerazione tutto il ciclo di vita di questa fonte di energia. TWEET
  • Vari studi hanno mostrato che anche l’energia nucleare emette CO2 e altri gas serra, considerando per esempio l’estrazione dell’uranio, l’arricchimento, il trasporto, la costruzione e lo smaltimento delle centrali. TWEET
  • Le stime variano a seconda degli studi, così come quelle che confrontano le emissioni del nucleare con altre fonti di energia. TWEET
Il leader di Azione Carlo Calenda è da tempo uno dei principali promotori del ritorno dell’energia nucleare in Italia. Secondo Calenda l’Italia dovrebbe costruire centrali nucleari per produrre elettricità e favorire la transizione ecologica. A favore della sua posizione il 24 marzo, ospite di Mattino Cinque su Canale 5, Calenda ha dichiarato (min. 42:58) che l’energia nucleare «non ha emissioni» e «non emette CO2: zero, niente», facendo un confronto con le energie rinnovabili.

È davvero così? Studi alla mano, la dichiarazione del leader di Azione è parziale e fuorviante.

Le emissioni di CO2 del nucleare

Le centrali nucleari producono elettricità sfruttando il calore prodotto dalle reazioni nucleari all’interno di un reattore. Semplificando un po’, le elevate temperature, raggiunte generalmente con la fissione di atomi di uranio, trasformano l’acqua dentro ai reattori in vapore, che scontrandosi contro una turbina generano elettricità. Come spiega il sito ufficiale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), un’organizzazione delle Nazioni Unite che promuove l’uso pacifico del nucleare nel mondo, la produzione di energia nucleare non genera di fatto emissioni di CO2, a differenza di quanto avviene per esempio bruciando carbone o gas. Questo però non significa, come lascia intendere Calenda, che il nucleare in generale abbia «zero emissioni».

Quando si parla delle varie forme di energia, bisogna valutare tutto il loro ciclo di vita. Per quanto riguarda il nucleare, è necessario calcolare quante emissioni di CO2 e di altri gas serra vengono prodotte non solo con la generazione dell’energia, ma anche con l’estrazione dell’uranio, il suo arricchimento (un processo per poterlo utilizzare nei reattori) e il trasporto, e con la costruzione delle centrali nucleari, il loro utilizzo e il loro smaltimento, così come quello dei rifiuti nucleari (chiamati anche “scorie radioattive”). Nella letteratura scientifica gli studi di questo tipo sono chiamati life cycle assessment (Lca) in inglese, traducibile in italiano con “valutazione dell’impatto del ciclo di vita”.

Una ricerca del 2008 ha passato in rassegna oltre cento studi Lca sulle emissioni di CO2 equivalente, l’unità di misura usata per pesare insieme gas serra diversi tra loro, delle centrali nucleari. Le stime variano a seconda delle premesse su cui si basano i calcoli dei ricercatori: in particolare queste dipendono dalla qualità dell’uranio considerato, dalle tecniche di estrazione e di arricchimento, e dalla tipologia di centrale nucleare, solo per citare alcuni tra i fattori in gioco. Secondo la ricerca, durante il suo intero arco di vita un reattore nucleare genera in media 66 grammi di CO2 equivalente ogni chilowattora di energia prodotta. A risultati simili è giunto uno studio pubblicato nel 2009, secondo cui le emissioni complessive del nucleare sarebbero più basse in Europa rispetto ad altre zone del mondo. Una ricerca del 2012, che ha cercato di uniformare le metodologie utilizzate da un centinaio di studi Lca, è arrivata a stimare che il nucleare emetterebbe, lungo la sua vita, dai 12 ai 110 grammi di CO2 equivalente ogni chilowattora di energia prodotta.

Il confronto con le altre forme di energia

Dunque è innegabile che anche l’energia nucleare produce emissioni di CO2 e di altri gas serra. Vista la complessità della materia, sui numeri è comunque normale che ci siano stime diverse. Discorso analogo vale nel confronto con altre forme di energia, in particolare quelle rinnovabili. Anche quest’ultime non emettono direttamente CO2, ma lungo il loro arco di vita sì (si pensi per esempio alla costruzione dei pannelli solari o alle turbine eoliche).

Nel 2014 l’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc), il gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite che periodicamente realizza i report considerati tra i più autorevoli a livello internazionale sui cambiamenti climatici e i loro effetti, ha pubblicato alcune stime, tra le più citate negli ultimi anni, sulle emissioni di CO2 di varie fonti di energia, da quelle fossili a quelle rinnovabili. Secondo l’Ipcc, solo l’energia eolica produrrebbe meno emissioni del nucleare, che invece sarebbe in linea con l’energia idroelettrica. Anche qui le forbici delle stime sono piuttosto ampie a seconda dell’energia analizzata. Per esempio, la stima più alta delle emissioni dei pannelli solari è più bassa della stima più alta calcolata per il nucleare. 

Nel 2022 la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (Unece), una delle cinque commissioni economiche dell’Onu, ha realizzato una Lca sulle varie fonti di energia a oggi disponibili in Europa. Secondo le stime di Unece, il nucleare è quella con minori emissioni di CO2 equivalente, ma rispetto alle fonti rinnovabili dissipa molta più acqua, usata all’interno dei reattori.

Alcune organizzazioni ambientali critiche nei confronti del nucleare, come il World information service on energy, sostengono che questi confronti di emissioni di CO2 equivalente vanno presi con cautela dal momento che, in alcuni casi, non tutte le tipologie di emissioni sono considerate nei calcoli per il nucleare a causa dell’assenza di dati.

Il verdetto

Secondo Carlo Calenda, «l’energia nucleare non ha emissioni, cioè non emette CO2: zero, niente». La dichiarazione del leader di Azione è parziale e fuorviante.

È vero che, di fatto, la produzione di energia nelle centrali nucleari non ha emissioni dirette di CO2. Ma bisogna prendere in considerazione tutto il ciclo di vita di questa fonte di energia. Vari studi hanno mostrato che anche l’energia nucleare emette CO2 e altri gas serra, considerando per esempio l’estrazione dell’uranio, l’arricchimento, il trasporto, la costruzione e lo smaltimento delle centrali.

Le stime variano a seconda degli studi, così come quelle che confrontano le emissioni del nucleare con altre fonti di energia.

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