Il 13 aprile la Commissione europea ha versato all’Italia la prima rata da 21 miliardi di euro per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), finanziato con risorse europee per far fronte alla crisi causata dalla pandemia di Covid-19. Il versamento è arrivato dopo che l’Ue ha certificato i 51 obiettivi del Pnrr raggiunti dall’Italia nel 2021. Entro la fine del 2022, il nostro Paese dovrà rispettare 100 nuove scadenze, 47 delle quali entro la fine di giugno, per ricevere i circa 46 miliardi di euro della seconda e terza rata dei fondi europei.
Come sta andando in questi primi quattro mesi dell’anno l’attuazione del piano? Tra soldi spesi meno del previsto, i rincari delle materie prime e alcune difficoltà nella partecipazione ai bandi, in particolare al Sud, i rischi di ritardi sulla tabella di marcia si fanno sempre più pressanti.
Come sta andando in questi primi quattro mesi dell’anno l’attuazione del piano? Tra soldi spesi meno del previsto, i rincari delle materie prime e alcune difficoltà nella partecipazione ai bandi, in particolare al Sud, i rischi di ritardi sulla tabella di marcia si fanno sempre più pressanti.