Il 15 aprile, ospite dell’Associazione della Stampa estera a Roma, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha presentato la campagna di comunicazione del suo partito per le elezioni europee del prossimo giugno. Tra i vari temi, Schlein ha criticato gli «schemi elusivi» sfruttati dalle multinazionali nell’Unione europea per pagare meno tasse. A questo proposito, la segretaria del PD ha detto che secondo «alcuni studi», realizzati dal professor Richard Murphy, ogni anno l’elusione fiscale nell’Ue varrebbe tra i 700 e gli 800 miliardi di euro. «Sono stime e si prendono con le pinze», ha dichiarato Schlein, aggiungendo che «bisogna far pagare chi fino a qui non ha pagato in modo proporzionato ai propri profitti» e che bisogna «recuperare concretamente» nuove risorse.
Senza entrare nel merito della proposta della segretaria del PD, abbiamo verificato se il valore dell’elusione fiscale che ha citato è corretto oppure no. In breve: le stime su questo fenomeno, seppure consistenti, sono più basse del numero citato da Schlein.
Senza entrare nel merito della proposta della segretaria del PD, abbiamo verificato se il valore dell’elusione fiscale che ha citato è corretto oppure no. In breve: le stime su questo fenomeno, seppure consistenti, sono più basse del numero citato da Schlein.