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Schlein esagera quanto vale l’elusione fiscale delle multinazionali nell’Ue

| 16 aprile 2024
La dichiarazione
«Sapete quanto si stima – sono stime, si prendono con le pinze – che possa valere l’elusione fiscale in Europa ogni anno? Alcuni studi, cito il professore Richard Murphy, parlano di 700-800 miliardi di euro all’anno»
Fonte: YouTube | 15 aprile 2024
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Verdetto sintetico
La stima della segretaria del PD è esagerata.
In breve
  • La stima dei 700-800 miliardi di euro è stata fatta nel 2019 dall’economista Richard Murphy, ma riguarda tutta l’evasione fiscale nell’Ue, non l’elusione delle multinazionali. TWEET
  • Secondo uno studio del Parlamento Ue, l’elusione fiscale delle aziende causa ogni anno perdite per l’erario tra i 50 e i 190 miliardi di euro. Le stime variano a seconda delle premesse e delle pratiche considerate, tra cui lo spostamento dei profitti. TWEET
Il 15 aprile, ospite dell’Associazione della Stampa estera a Roma, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha presentato la campagna di comunicazione del suo partito per le elezioni europee del prossimo giugno. Tra i vari temi, Schlein ha criticato gli «schemi elusivi» sfruttati dalle multinazionali nell’Unione europea per pagare meno tasse. A questo proposito, la segretaria del PD ha detto che secondo «alcuni studi», realizzati dal professor Richard Murphy, ogni anno l’elusione fiscale nell’Ue varrebbe tra i 700 e gli 800 miliardi di euro. «Sono stime e si prendono con le pinze», ha dichiarato Schlein, aggiungendo che «bisogna far pagare chi fino a qui non ha pagato in modo proporzionato ai propri profitti» e che bisogna «recuperare concretamente» nuove risorse.

Senza entrare nel merito della proposta della segretaria del PD, abbiamo verificato se il valore dell’elusione fiscale che ha citato è corretto oppure no. In breve: le stime su questo fenomeno, seppure consistenti, sono più basse del numero citato da Schlein.

Quanto vale l’elusione fiscale nell’Ue

Come sottolinea un rapporto della Commissione europea pubblicato nel 2023, l’elusione fiscale (in inglese tax avoidance) è «una pratica che consiste nello sfruttare i tecnicismi di un sistema fiscale o le differenze tra i sistemi fiscali di Paesi diversi» per pagare meno tasse. Questa pratica viene attuata «senza rispettare lo spirito della legge», ossia senza rispettare l’obiettivo principale delle leggi, ma la loro interpretazione letterale. Detta in altre parole, l’elusione fiscale consente di pagare meno tasse sfruttando regimi fiscali agevolati, regole diverse sul livello di tassazione tra Paesi e classificazioni del reddito più vantaggiose.

In uno studio dell’anno scorso, la Banca d’Italia ha sottolineato che il fenomeno dell’elusione fiscale, quando coinvolge più Paesi, è diffuso soprattutto tra le multinazionali, che possono adottare pratiche più «aggressive» rispetto ai singoli cittadini. 

L’elusione fiscale non va confusa con l’evasione fiscale, la pratica illegale con cui i contribuenti o le aziende pagano meno tasse del dovuto, nascondendo o sottostimando la cosiddetta “base imponibile”, ossia il valore su cui si applica il pagamento delle imposte.

Quantificare la portata economica dell’evasione e dell’elusione fiscale è tutt’altro che semplice, vista la loro natura: entrambi, infatti, poggiano su attività che in buona parte rimangono nascoste al fisco. Esistono comunque alcune metodologie per provare a stimare il valore sia dell’evasione fiscale sia dell’elusione fiscale. Secondo Schlein, quella dell’elusione messa in atto dalle multinazionali si aggira tra i 700 miliardi e gli 800 miliardi di euro. A detta della segretaria del PD, la fonte di questo dato sarebbe Richard Murphy, economista e professore alla Sheffield University Management School, che si definisce un’«attivista per la giustizia economica».

Nel 2019 Murphy ha stimato quanto vale l’evasione fiscale in tutta l’Unione europea in uno studio commissionato dall’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, il gruppo che al Parlamento europeo raccoglie i partiti di orientamento socialdemocratico, tra cui il PD. La stessa Schlein, quando è stata parlamentare europea tra il 2014 e il 2019, ha fatto parte di questo gruppo parlamentare. 

In base ai dati del 2015, quindi di quasi dieci anni fa, Murphy ha quantificato in 823,5 miliardi di euro il valore dell’evasione fiscale nell’Ue, di cui circa 191 miliardi in Italia. La stima per il nostro Paese è più alta di quella calcolata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, le cui stime più recenti parlano di un’evasione fiscale in Italia pari a 84 miliardi.

«È più difficile stimare il valore dell’elusione fiscale delle aziende nell’Ue, ma le evidenze disponibili suggeriscono valori diversi, da 50 miliardi a 190 miliardi di euro all’anno», aveva sottolineato Murphy nel suo rapporto, citando come fonte «precedenti studi del Parlamento europeo». Nel 2014 uno studio realizzato dal Servizio di ricerca del Parlamento Ue, un centro studi interno all’istituzione europea, ha calcolato che l’elusione fiscale delle aziende che spostano i profitti da Paesi con tassazioni più alte a Paesi con tassazioni più basse (in inglese profit shifting) causa una perdita per gli Stati Ue tra i 50 e i 70 miliardi di euro. «Questa è una stima prudente», ha sottolineato il Servizio di ricerca del Parlamento Ue, secondo cui il valore dell’elusione delle multinazionali aumenterebbe fino ai 160-190 miliardi di euro l’anno se si includessero altri fattori, come per esempio le disposizioni fiscali speciali o le inefficienze del sistema di riscossione.

Negli anni successivi sono stati pubblicati altri studi sull’impatto dell’evasione fiscale nell’Ue: le stime cambiano a seconda delle premesse degli studi ma l’ordine di grandezza resta più basso di quello indicato da Schlein, che con tutta probabilità ha confuso le stime di Murphy sull’evasione fiscale in tutta l’Ue con quelle sull’elusione.

I Paesi europei più penalizzati dallo spostamento dei profitti da parte delle multinazionali sono la Spagna, la Francia e la Germania, mentre quelli che ne beneficiano di più sono i Paesi Bassi e l’Irlanda.

Il verdetto

Elly Schlein esagera quando dice che, secondo gli studi dell’economista Richard Murphy, l’elusione fiscale delle aziende costa all’Ue tra i 700 e gli 800 miliardi di euro l’anno.

La segretaria del PD confonde la stima fatta da Murphy sull’evasione fiscale nell’Ue con le stime sull’elusione, che sono più basse. Secondo uno studio del Parlamento Ue, la portata di questo fenomeno si aggira tra i 50 e i 190 miliardi di euro.

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