Il 13 novembre, ospite della trasmissione Non è l’arena su La7, il deputato e responsabile economico della Lega Alberto Bagnai ha ribadito la volontà del suo partito di modificare il reddito di cittadinanza, la misura di contrasto alla povertà introdotta nel 2019 che molti partiti hanno promesso di cambiare durante la campagna elettorale.
In particolare, Bagnai ha criticato le politiche di inclusione al lavoro del provvedimento, affermando (min. 01:55) che secondo i dati dell’Agenzia nazionale politiche attive lavoro (Anpal), su «660 mila persone occupabili» tra i percettori del reddito, «il 57 per cento non si è neanche presentato al centro per l’impiego e non ha fatto neanche il primo passo verso l’inserimento nel mondo del lavoro».
Abbiamo verificato e Bagnai cita i dati in modo fuorviante.
In particolare, Bagnai ha criticato le politiche di inclusione al lavoro del provvedimento, affermando (min. 01:55) che secondo i dati dell’Agenzia nazionale politiche attive lavoro (Anpal), su «660 mila persone occupabili» tra i percettori del reddito, «il 57 per cento non si è neanche presentato al centro per l’impiego e non ha fatto neanche il primo passo verso l’inserimento nel mondo del lavoro».
Abbiamo verificato e Bagnai cita i dati in modo fuorviante.