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Sì, in un anno i salari italiani sono scesi del 7 per cento

| 12 luglio 2023
La dichiarazione
«L’Ocse certifica come in un anno i salari siano scesi del 7 per cento, partendo già da una base più bassa rispetto alla media europea»
Fonte: Facebook | 11 luglio 2023
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
La vicepresidente del PD ha ragione.
In breve
  • Secondo l’Ocse, nel primo trimestre del 2023 i salari reali in Italia sono calati di circa il 7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. TWEET
  • Secondo Eurostat, nel 2018 (dati più aggiornati) la retribuzione mediana oraria dei lavoratori italiani era più bassa sia della media dei 27 Paesi Ue sia della media dei Paesi che hanno l’euro. Questo vale tenendo conto anche del potere d’acquisto. TWEET
L’11 luglio la vicepresidente del Partito Democratico Chiara Gribaudo ha scritto su Facebook che secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) i salari in Italia, già più bassi della media europea, sono calati del 7 per cento. 

Abbiamo verificato e Gribaudo ha ragione.

Che cosa dice l’Ocse

Martedì 11 luglio l’Ocse ha pubblicato un nuovo rapporto con le prospettive sull’occupazione per il 2023, fonte a cui ha fatto riferimento Gribaudo con tutta probabilità nella sua dichiarazione sui social network. Questo rapporto contiene le stime e i dati più aggiornati sul mercato del lavoro dei Paesi che fanno parte dell’organizzazione, con approfondimenti specifici sugli Stati più grandi, tra cui gli Stati Uniti, la Germania, la Francia, il Regno Unito, il Giappone e l’Italia. 

Nell’approfondimento dedicato all’Italia si legge che il nostro Paese «ha registrato il calo del salari reali più forte» tra gli Stati principali che fanno parte dell’Ocse. «Alla fine del 2022 i salari reali erano calati del 7,5 per cento rispetto al periodo precedente la pandemia», ossia nel 2019. Con “salario reale” si fa riferimento alla retribuzione media oraria tenendo conto del peso dell’inflazione, ossia dell’aumento dei prezzi di beni e servizi.
Grafico 1. Variazione dei salari reali nei principali Paesi aderenti all’Ocse – Fonte: OECD Employment Outlook 2023
Grafico 1. Variazione dei salari reali nei principali Paesi aderenti all’Ocse – Fonte: OECD Employment Outlook 2023
Secondo l’Ocse in Italia un calo dei salari reali attorno al 7 per cento si è registrato anche tra il primo trimestre del 2022 e il primo trimestre del 2023. Questo calo è al di sopra della media dei 34 Paesi Ocse, dove nell’ultimo anno i salari sono scesi in media del 3,8 per cento. Tutti i principali Paesi Ocse hanno comunque registrato un calo dei salari reali nell’ultimo anno, seppur inferiore a quello dell’Italia. Le diminuzioni più basse sono state registrate negli Stati Uniti, in Messico, in Francia e in Spagna, dove il calo delle retribuzioni è stato inferiore al 2 per cento.

Come siamo messi rispetto al resto dell’Ue

Il livello dei salari italiani non era già tra i migliori, come correttamente ricordato da Gribaudo. Secondo i dati più aggiornati di Eurostat, nel 2018 in Italia la retribuzione mediana oraria era pari a 12,61 euro, un dato più basso sia della media dei 27 Paesi membri dell’Ue (13,18 euro) sia della media dei Paesi hanno l’euro (14,51 euro). 

Eurostat fornisce anche i dati sulle retribuzioni espresse in purchasing power standard (Pps), una valuta artificiale che tiene conto dei diversi costi della vita negli Stati membri. In questo modo sono eliminati i diversi livelli di prezzi tra i vari Paesi Ue: in teoria con un Pps si può comprare la stessa quantità di beni o servizi in ogni Stato. Nel 2018 il salario mediano orario lordo in Italia era pari a 12,2 Pps, l’undicesimo valore più alto, contro una media europea di 12,6 e una media dell’area euro di 13,4. In Germania era pari a 16,1, in Francia a 13,5 e in Spagna 10,5. Al primo posto c’era la Danimarca (19,2), all’ultimo la Bulgaria (4,6), con il primo valore circa quattro volte più alto del secondo.

Il verdetto

Secondo Chiara Gribaudo l’Ocse ha certificato che nell’ultimo anno i salari italiani sono scesi del 7 per cento, partendo già da un valore più basso rispetto alla media europea. Abbiamo verificato e la vicepresidente del PD ha ragione.

Nel primo trimestre del 2023 i salari reali in Italia sono calati di circa il 7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. Secondo Eurostat, nel 2018 (dati più aggiornati) la retribuzione mediana oraria dei lavoratori italiani era più bassa sia della media dei 27 Paesi Ue sia della media dei Paesi che hanno l’euro. Questo vale tenendo conto anche del potere d’acquisto.

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