I redditi dei contribuenti italiani in cinque grafici

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato i dati dichiarati nel 2022. Ecco come sono distribuiti in base alla tipologia, all’età, al genere e all’area geografica
Foto: Ibrahim Boran – Unsplash.com
Foto: Ibrahim Boran – Unsplash.com
Il 20 aprile il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato i dati sulle dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti italiani nel 2022, relative all’anno di imposta del 2021.  

In generale, i dati mostrano un aumento del reddito medio rispetto al 2020, quando l’Italia fu colpita dalla pandemia di coronavirus. Grafici alla mano, vediamo come sono distribuiti i redditi nel nostro Paese in base alla tipologia di reddito, all’età, al genere e all’area geografica dei contribuenti.

Quanti sono i contribuenti e quanto dichiarano

Nel 2022 gli italiani che hanno presentato la dichiarazione dei redditi sono stati circa 41,5 milioni, per un reddito complessivo di 912 miliardi di euro. Il reddito medio è stato di 22,5 mila euro, in aumento del 4,5 per cento rispetto ai 21,6 mila euro del 2020 e anche superiore al 2019. 

I dipendenti hanno dichiarato un reddito medio pari a 21,5 mila euro, gli autonomi pari a 60,8 mila euro e i pensionati pari a 19 mila euro. I redditi che sono aumentati di più sono stati quelli dei lavoratori autonomi, che hanno registrato in media una crescita del 15 per cento (7,8 mila euro), mentre i redditi da lavoro dipendente sono aumentati in media del 4 per cento (800 euro) e quelli da pensione in media meno del 2 per cento (300 euro).

Come sono divisi i contribuenti

L’anno scorso il 41 per cento dei contribuenti italiani ha dichiarato un reddito inferiore ai 15 mila euro. Si tratta di circa 16,7 milioni di persone, che hanno dichiarato in media 7 mila euro. 

Ci sono poi circa 5,5 milioni di contribuenti (il 13,5 per cento) che hanno dichiarato tra i 15 e i 20 mila euro, 6,7 milioni tra i 20 e i 26 mila euro (16,5 per cento), 5,9 milioni tra i 26 e i 35 mila (14,6 per cento), 4,6 milioni tra i 35 e i 75 mila euro (11,5 per cento) e 542 mila tra i 75 e i 100 mila euro (1,3 per cento). 

I contribuenti con redditi superiori ai 100 mila euro sono 576 mila (1,4 per cento), in aumento rispetto al 2021 (erano 498 mila). Di questi, 461 mila hanno dichiarato tra i 100 e i 200 mila euro, 67 mila tra i 200 e i 300 mila euro e 48 mila oltre i 300 mila euro. Tra questi ultimi il reddito medio è di 607 mila euro.

Come cambia il reddito per età…

In Italia, la fascia di età con il reddito più alto è quella delle persone tra i 45 e i 64 anni, che nel 2022 hanno dichiarato in media 26,8 mila euro. A seguire ci sono le persone sopra i 64 anni (e quindi in maggioranza pensionati) con 22,7 mila euro e quelle tra i 25 e 44 anni con 19 mila euro. Sotto i 25 anni invece il reddito medio è di 6,8 mila euro con 1,8 milioni di dichiarazioni dei redditi presentate. 

Rispetto alle dichiarazioni dei redditi del 2021 si vede che il reddito medio è cresciuto del 3 per cento (180 euro) sotto i 24 anni, del 7 per cento (1.200 euro) tra i 25 e i 44 anni, del 5 per cento (1.360 euro) tra i 45 e i 64 anni e del 3 per cento (654 euro) sopra i 64 anni.

… e per genere

Nel 2022 gli uomini hanno dichiarato in media 26,7 mila euro, contro i 18,1 mila euro delle donne. In media, dunque, un uomo ha un reddito medio pari al 48 per cento in più di una donna. I contribuenti maschi sono 21,1 milioni, mentre le femmine sono 19,4 milioni.

Rispetto al 2021, il reddito degli uomini è aumentato del 4,9 per cento (in media 1.250 euro), mentre quello delle donne del 3,8 per cento (in media 669 euro).

La distribuzione geografica

Forti differenze di reddito persistono anche a livello geografico. In Lombardia il reddito medio è pari a 26,6 mila euro, mentre in Calabria pari a 16,3 mila euro. Dunque, nel 2022 un contribuente lombardo ha dichiarato in media un reddito del 63 per cento maggiore rispetto a quello di un calabrese.

Insieme alla Lombardia le regioni più ricche sono Emilia Romagna (24,8 mila) e Trentino-Alto Adige (24,5 mila), mentre le più povere, insieme alla Calabria, sono Molise (17,5 mila), Basilicata, Puglia e Sicilia (tutte e tre tra 17,6 e i 17,7 mila euro).

Rispetto al 2021, il reddito medio è aumentato in tutte le regioni di almeno il 3,9 per cento (con l’eccezione dell’1,4 per cento in Umbria). In Valle d’Aosta l’aumento è stato superiore al 7 per cento e in Lombardia è stato del 5,1 per cento. Sopra l’aumento medio nazionale ci sono anche Liguria, Toscana, Veneto, Marche, Emilia-Romagna e Molise. 

Tra le cinque regioni più benestanti solo il Lazio non è una regione settentrionale. Guardando per macroarea si vede che nel Nord-Ovest il reddito medio è di 25,6 mila euro, nel Nord-Est di 24,2 mila, nel Centro di 23,3 mila e nel Mezzogiorno di 18 mila euro.

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