Tutto quello che c’è da sapere sui redditi in Italia, in 7 grafici

Come sono distribuiti in base a regione, età, genere e tipologia, ma anche nelle principali città del Paese
Pagella Politica
Il 13 aprile il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato i dati sulle dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti italiani nel 2021, relative all’anno d’imposta 2020.

Grafici alla mano, vediamo come sono distribuiti i redditi nel nostro Paese in base all’area geografica, all’età e alla tipologia di reddito.

Quanti sono i contribuenti e quando dichiarano

L’anno scorso i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi sono stati 41,2 milioni: 22,6 milioni lo hanno fatto con il modello 730, 9,6 milioni con il modello “Redditi” e 9,6 milioni lo hanno fatto indirettamente, attraverso la certificazione unica compilata dai datori di lavoro.

Il reddito complessivo dichiarato è stato pari a 865,1 miliardi di euro, con un reddito medio di 21,6 mila euro, in calo dell’1,1 per cento rispetto al 2019. I dipendenti hanno dichiarato un reddito medio pari a 20,7 mila euro, i pensionati pari a 18,7 mila euro e gli autonomi pari a 52,9 mila euro.

Come sono divisi i contribuenti

L’anno scorso poco meno della metà dei contribuenti italiani (il 44,5 per cento) ha dichiarato un reddito inferiore ai 15 mila euro. 

Circa 17,4 milioni di contribuenti (il 42,4 per cento) hanno invece dichiarato tra i 15 mila e i 35 mila euro, mentre tra i 35 e i 75 mila euro troviamo 4,2 milioni di contribuenti (il 10,2 per cento). A guadagnare tra i 75 e i 100 mila euro sono state invece 662 mila persone, l’1,6 per cento.

Infine, con un reddito medio sopra i 100 mila euro, ci sono 498 mila persone, l’1,2 per cento. Questa fascia è suddivisa in 404 mila persone con un reddito tra i 100 e i 200 mila euro, 55 mila persone tra i 200 e i 300 mila euro e 38 mila persone sopra i 300 mila euro.

Chi paga più imposte sul reddito

L’Irpef totale pagata è stata pari a 159 miliardi di euro, con una media di 5.300 euro a contribuente. Circa 30,3 milioni di contribuenti hanno pagato le imposte sul reddito, mentre 10,4 milioni ne hanno avuta una pari a zero (si tratta di persone con livelli di reddito sotto le soglie di esenzione).

I contribuenti che dichiarano meno di 15 mila euro pagano circa il 4 per cento di tutte le imposte sul reddito, mentre il 70 per cento è pagato da chi dichiara tra i 15 mila e i 70 mila euro.

Quali sono le regioni più ricche

Il reddito medio italiano varia poi molto in base alla regione in cui si vive. In Lombardia i contribuenti hanno un reddito medio di 25.300 euro, mentre in Calabria è pari a 15.600 euro.

Dopo la Lombardia, la seconda regione più ricca d’Italia è la provincia autonoma di Bolzano, con un reddito medio di 24.800 euro, seguita dall’Emilia-Romagna con 23.700, dal Lazio con 23.500 e dal Piemonte con 23 mila. Tra le regioni più povere ci sono, oltre alla Calabria, anche Puglia, Basilicata e Molise, dove il reddito medio è tra i 16.800 e i 16.900 mila euro. Complessivamente dieci regioni hanno un reddito medio superiore a quello medio italiano e undici ne hanno uno inferiore. 

Tra i redditi di dipendenti e lavoratori autonomi a livello regionale, la maggiore differenza è presente nella provincia autonoma di Bolzano, dove un dipendente ha un reddito medio del 71 per cento inferiore a un autonomo, mentre quella minore in Molise, dove la differenza è del 51 per cento. La Valle d’Aosta è invece la regione con il maggior numero di autonomi in relazione ai dipendenti, mentre la provincia autonoma di Bolzano è quella con il rapporto più basso.

Come cambia il reddito per età…

I redditi sono distribuiti in maniera diversa anche a seconda delle fasce di età: in generale, i giovani sono quelli che dichiarano i redditi medi più bassi.

Il reddito medio delle persone over 64, che costituiscono il 33,8 per cento dei contribuenti italiani, è pari a 22 mila euro, mentre quello dei contribuenti tra i 45 e i 64 anni, il 35,9 per cento del totale, è di 25.500 euro. Nella fascia tra i 25 e i 45 anni, il 26,2 per cento dei contribuenti, il reddito medio è pari a 17.800 euro. Sotto i 24 anni è invece pari a 6.600 euro. 

Tra chi dichiara un reddito superiore ai 100 mila euro, 49.200 contribuenti hanno tra i 25 e i 44 anni, 281.600 tra i 45 e i 64 anni e 166.800 hanno oltre 64 anni.

… e per genere

Forti differenze ci sono anche tra uomini e donne. Nel complesso, i 21,5 milioni di contribuenti uomini dichiarano in media 25.400 euro a testa, mentre i 19,7 milioni di contribuenti donne 17.400. 

Anche tra i più benestanti si osservano differenze di genere: gli uomini che dichiarano più di 100 mila euro sono 393.600 (183.700 euro di reddito medio), mentre le donne 104.600 (161.200 euro).

Come è distribuito il reddito nelle città italiane

I dati del Mef permettono inoltre di analizzare la distribuzione dei redditi nelle principali città italiane anche a livello di Cap. 

In sintesi, le zone centrali delle città sono molto più benestanti non solo di quelle periferiche, ma anche di quelle immediatamente circostanti. A Milano, per esempio, il Cap più centrale (20121) ha un reddito medio di 101 mila euro, mentre i Cap periferici sono tra i 23 e i 30 mila euro, con un minimo di 18,7 mila (Cap 20157). A Roma i Cap più centrali hanno redditi medi pari a 69 mila euro (00197), 65 mila (00187) o 58 mila (00198), mentre nelle aree più orientali il reddito medio è sotto i 19 mila euro (Cap 00133 o 00132). A Torino il Cap più centrale (10121) ha un reddito medio di 63 mila euro e la zona collinare di 58 mila euro, mentre i cap della zona settentrionale sono tra i 17 e i 18 mila.

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