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Non è vero che i pensionati superano i lavoratori in metà delle regioni

| 29 agosto 2024
La dichiarazione
«Siamo un Paese vecchio, dove in metà delle regioni i pensionati superano i lavoratori»
Fonte: X | 29 agosto 2024
 ANSA/TINO ROMANO
ANSA/TINO ROMANO
Verdetto sintetico
La dichiarazione del leader di Azione non è supportata dai numeri.
In breve
  • Nel 2022 in Italia c’erano quasi 15,8 milioni di pensionati, considerando i percettori di tutti i tipi di pensione, mentre gli occupati erano circa 23,1 milioni. TWEET
  • In nessuna regione c’erano più pensionati che occupati, discorso che vale ancora di più se si considerano i pensionati che prendono solo la pensione di vecchiaia o anzianità. TWEET
Il 29 agosto, in un video pubblicato su X, il leader di Azione Carlo Calenda ha difeso l’emendamento al disegno di legge “Sicurezza”, annunciato alla Camera dal suo partito, per cambiare la legge sulla concessione della cittadinanza italiana con lo ius scholae. Azione propone di concedere la cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia che hanno fatto almeno dieci anni di scuola nel nostro Paese e concluso la scuola dell’obbligo. Questa proposta è più restrittiva rispetto a quella fatta da Azione nel suo programma per le elezioni politiche del 2022, in cui sosteneva che bisognasse dare la cittadinanza ai minori stranieri che hanno frequentato «per almeno cinque anni un percorso di formazione in Italia».

«Noi abbiamo molto bisogno di nuovi italiani», ha dichiarato Calenda, a sostegno dell’emendamento, aggiungendo che l’Italia «è un Paese vecchio» dove «in metà delle regioni i pensionati superano i lavoratori». Abbiamo controllato che cosa dicono i numeri e questa seconda parte della dichiarazione è scorretta, nonostante sia vero che il sistema pensionistico italiano ha problemi di sostenibilità.

Quanti pensionati e lavoratori ci sono in Italia

I dati più aggiornati di Istat (qui disponibili) per fare un confronto tra il numero dei pensionati [1] e il numero degli occupati [2] fanno riferimento al 2022. In quell’anno, i beneficiari di una qualche tipologia di pensione nel nostro Paese erano quasi 15,8 milioni (ricordiamo che un pensionato può ricevere più di un pensione diversa). Tra le pensioni conteggiate ci sono quelle di “anzianità e vecchiaia”, percepite dai lavoratori che hanno raggiunto determinati requisiti di età e contributi versati, quelle di “invalidità” e quelle dei “superstiti”, ossia percepite dai famigliari di pensionati morti. Nel 2022 gli occupati tra i 15 e gli 89 anni erano invece circa 23,1 milioni, dunque un numero più alto di quello di tutti i pensionati. 

La presenza di un numero più alto di lavoratori rispetto al numero dei pensionati vale per tutte le regioni italiane. In nessuna regione italiana infatti, a differenza di quanto detto da Calenda, i pensionati superano i lavoratori. Questo discorso vale ancora di più se si considerano solo gli 11 milioni circa di pensionati che percepiscono [3] una pensione di anzianità o vecchiaia.
Esistono comunque differenze tra le regioni: in alcune il rapporto tra il numero di pensionati e il numero dei lavoratori è più alto che in altre. Per esempio, se si considerano solo i pensionati che percepiscono le pensioni di anzianità e vecchiaia, nel Lazio ci sono 2,6 occupati ogni pensionato, il numero più alto tra le venti regioni italiane. Seguono Campania (2,4) e Trentino-Alto Adige (2,2). Nelle ultime posizioni ci sono Liguria, Piemonte, Calabria e Molise, tutte e quattro con 1,8 occupati ogni pensionato.

Come anticipato, questi numeri non dimostrano che il sistema pensionistico non ha problemi di sostenibilità. Nonostante l’aumento degli occupati registrato negli ultimi anni, l’Italia è un Paese particolarmente anziano, colpito da una crisi demografica che nei prossimi anni peggiorerà le cose. L’età mediana in Italia è di 48,4 anni, la più alta tra i 27 Paesi europei. Il nostro Paese è poi al secondo posto, dietro alla Finlandia, in base all’old-age dependency ratio, ossia il rapporto tra il numero di persone con più di 65 anni di età e il numero di persone tra i 15 e i 64 anni, quelle di solito considerate in età lavorativa. Nell’Ue l’old-age dependency ratio è pari al 33,4 per cento, in Italia al 37,8 per cento.

In questo contesto, la spesa pensionistica continua a crescere e continua ad aumentare il numero di pensionati in rapporto alla popolazione generale.

Il verdetto

Secondo Carlo Calenda, in metà delle regioni italiane «i pensionati superano i lavoratori». Abbiamo controllato e i numeri non supportano la dichiarazione del leader di Azione. 

Nel 2022 in Italia c’erano quasi 15,8 milioni di pensionati, considerando i percettori tutti i tipi di pensione, mentre gli occupati erano circa 23,1 milioni. In nessuna regione c’erano più pensionati che occupati, discorso che vale ancora di più se si considerano i pensionati che prendono solo la pensione di vecchiaia o anzianità.

 

***


[1] In “Tipo dato” selezionare “Numero pensionati” e in “Seleziona periodo” selezionare il 2022.

[2] In “Seleziona periodo” selezionare il 2022, in “Classe di età” selezionare “15-89 anni”.

[3] In “Tipologia di pensione” selezionare “Vecchiaia e anzianità”. In “Tipo dato” selezionare “Numero pensionati” e in “Seleziona periodo” selezionare il 2022.

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