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Meloni sbaglia: il traffico di migranti vale meno di quello della droga

| 22 settembre 2023
La dichiarazione
«Oggi al mondo non esiste attività criminale più profittevole del traffico di migranti»
Fonte: Governo | 20 settembre 2023
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
La dichiarazione della presidente del Consiglio non è supportata dai dati.
In breve
  • Il traffico di migranti, quello della droga e delle armi sono fenomeni illegali: per questo non possiamo avere cifre certe sul loro valore, ma solo stime. TWEET
  • Secondo l’Onu, nel 2016 il profitto del traffico di migranti aveva un valore tra i 5,5 e i 7 miliardi di dollari. Secondo le stime più recenti e affidabili, il traffico di droga vale oltre 300 miliardi di dollari. TWEET
Il 20 settembre, parlando all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che il traffico di migranti è l’«attività criminale più profittevole» al mondo. Secondo la leader di Fratelli d’Italia, che ha citato come fonte la stessa Onu, «questo business» ha raggiunto un volume di denaro pari a quello del traffico di droga, superando ampiamente quello delle armi. 

È davvero così? Abbiamo verificato e l’affermazione della presidente del Consiglio non è supportata dai dati. 

Il traffico di migranti

Non è chiaro a quali «rapporti» delle Nazioni Unite volesse fare riferimento Meloni. All’interno dell’Onu l’ente incaricato di elaborare gli studi sulle principali attività criminali nel mondo è l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc). Periodicamente questo ente pubblica rapporti sul traffico di droga nel mondo e studi sul traffico di migranti e sulla tratta di esseri umani. Sottolineiamo che queste ultime due attività, pur sovrapponendosi in parte, non coincidono: il traffico di migranti consiste nel favorire l’ingresso irregolare di persone in un Paese straniero a scopo di lucro, mentre la tratta di esseri umani si riferisce al sequestro e al trasferimento di persone per sfruttarle per vari scopi.

Il report più recente pubblicato dall’Unodc sul traffico di migranti risale al 2018, con dati aggiornati al 2016. In quell’anno almeno 2,5 milioni di migranti erano stati trasportati dai trafficanti in tutto il mondo: i proventi di questo mercato illegale ammontavano tra i 5,5 e i 7 miliardi di dollari. La maggior parte degli introiti (tra i 3,7 e i 4,2 miliardi di dollari) arrivava dalla rotta verso il Nord America, su cui erano stati trasportati circa 800 mila migranti. Le tratte verso l’Unione europea, percorse da circa 375 mila migranti, avevano portato un introito per i trafficanti tra i 320 e i 550 milioni di dollari. I ricavi per la rotta tra l’Africa sub-sahariana e il Nord Africa erano più alti, e si aggiravano tra il miliardo e gli 1,5 miliardi di dollari per il trasporto di circa 480 mila migranti. 

Ribadiamo che queste sono stime: il traffico di migranti, come quello di droga, di armi e la tratta di esseri umani, è un fenomeno illegale ed è per questo difficile avere dati precisi a riguardo. Tra l’altro lo stesso Unodc ha sottolineato nel suo report che le stime riferite al 2016 sono al ribasso, poiché per molte rotte non è stato possibile raccogliere dati.

Per quanto riguarda la tratta di esseri umani gli ultimi dati disponibili sono stati pubblicati nel 2014 dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere la giustizia sociale nel mondo del lavoro. In un report sul lavoro forzato, che spesso è una conseguenza della tratta di esseri umani, l’Ilo riportava che nel 2005 i profitti globali derivanti dal lavoro forzato ammontavano ad almeno 44 miliardi di dollari all’anno. Di questi, 32 miliardi derivavano dalla tratta di esseri umani. Secondo i dati più recenti, nel 2012 il valore del lavoro forzato è salito a oltre 150 miliardi di dollari all’anno, ed è dunque probabile che siano aumentati anche i proventi della tratta di esseri umani.

Il traffico di droga e armi

La stima più recente sul valore del mercato della droga è contenuta invece nel World Drug Report dell’Unodc del 2012 e fa riferimento al 2003. All’epoca il valore complessivo del mercato illecito delle droghe era stimato intorno ai 320 miliardi di dollari, un valore molto più alto dei 7 miliardi di dollari visti per il traffico di migranti. Seppur in calo, all’epoca il mercato della droga più grande era quello del Nord America (44 per cento del totale), seguito dall’Europa (33 per cento). Sebbene non riporti stime precise, nell’ultimo report pubblicato dall’Unodc nel 2023 si legge che il mercato della droga nel mondo «continua a espandersi in termini di danno e portata».

Più di recente l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze ha stimato il valore del mercato illecito delle droghe all’interno dei confini dell’Unione europea. I dati risalgono al 2017 e fanno riferimento ai mercati di cannabis, cocaina, amfetamine, MDMA ed eroina. Secondo i calcoli dell’osservatorio, il valore totale del mercato della droga europeo si colloca tra i 25,8 e i 34,3 miliardi di euro. Anche in questo caso il valore del mercato della droga supera quello registrato a livello mondiale per il traffico di migranti. 

Per quanto riguarda il traffico di armi le stime sono più incerte. L’ultimo report dell’Unodc sul traffico globale di armi da fuoco, datato 2020, spiega che i dati disponibili sono troppo sporadici per offrire una stima del valore di questo mercato illegale. Le stime più aggiornate che riguardano le armi da fuoco sono state pubblicate dall’Unodc in un report del 2010. Secondo questo rapporto, nel 2006 il valore del commercio mondiale autorizzato di armi da fuoco era pari a circa 1,6 miliardi di dollari. Le dimensioni del mercato illecito si aggiravano tra i 170 e i 320 milioni di dollari. Il dato sulle armi da fuoco corrisponde comunque solo a una parte del valore del traffico di armi a livello mondiale. 

Più di recente, il centro studi statunitense Global Financial Integrity ha pubblicato una serie di stime utilizzando le cifre del 2014 disponibili nel database Comtrade delle Nazioni Unite, che si basano sui dati comunicati su base volontaria dagli Stati membri. Nel report del 2017 il centro studi ha stimato che il valore del commercio mondiale di armi si aggirava intorno ai 17,3 miliardi di dollari, mentre il commercio irregolare era compreso tra 1,7 e 3,5 miliardi. Dal momento che il valore del commercio legale di armi è probabilmente sottovalutato, è probabile che anche la stima del commercio illegale di armi sia al ribasso.

Ricapitolando: secondo i dati più aggiornati al momento disponibili il mercato criminale più florido è quello della droga, con un valore stimato intorno ai 320 miliardi di dollari. Il lavoro forzato, legato alla tratta di esseri umani, è al secondo posto con 150 miliardi di dollari. I profitti derivanti dal traffico di migranti sono invece stimati tra i 5,5 e i 7 miliardi di dollari, seguiti dal mercato illegale delle armi che ha un valore più incerto, compreso tra le centinaia di milioni e i 3,5 miliardi di dollari.

Il verdetto

Secondo Giorgia Meloni l’attività criminale più redditizia al mondo è il traffico di migranti, che avrebbe raggiunto in termini di guadagni il traffico di droga e superato ampiamente quello di armi. Abbiamo verificato e l’affermazione della presidente del Consiglio non è supportata dai dati più aggiornati. 

Il traffico di migranti, quello di droga e di armi sono fenomeni illegali: per questo non possiamo avere cifre certe sul loro valore, ma solo stime.

Secondo l’Onu, nel 2016 il profitto del traffico di migranti aveva un valore tra i 5,5 e i 7 miliardi di dollari. Secondo le stime più recenti e affidabili, il traffico di droga vale oltre 300 miliardi di dollari. Il mercato illegale delle armi ha un valore più incerto, compreso tra le centinaia di milioni e i 3,5 miliardi di dollari.

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