Come altre volte in passato, Salvini attacca la politica delle sanzioni occidentali contro la Russia. A suo dire queste danneggerebbero il sistema industriale e il settore delle esportazioni del Nord Italia. Vediamo subito se la realtà dipinta da Salvini corrisponde al vero.
Il Nord, fulcro dell’industria
E’ vero che il Settentrione è il fulcro dell’industria italiana, almeno a giudicare dai dati del Ministero dello Sviluppo Economico (e non siamo particolarmente sorpresi).
Certo, affermare come dice Salvini che nella parte più ricca ed avanzata del nostro Paese sia concentrata “quasi tutta” l’industria italiana è da considerarsi un’esagerazione e basta guardare il grafico per rendersene conto.
Le esportazioni verso Mosca
Secondo l’Ice nel 2014, anno delle sanzioni, l’Italia ha esportato in Russia materiali per 9,6 miliardi di euro, concentrati prevalentemente nel settore dei macchinari industriali (2,8 miliardi) e articoli di abbigliamento (1,1 miliardi). In confronto al 2013 c’è stata una flessione di circa 1,3 miliardi di euro (-11,5%), che potrebbe rappresentare la prima vera stima del costo (massimo) delle sanzioni e dell’ostilità tra Russia e Nato sulle nostre esportazioni. Per sapere da quale macro-regione del nostro Paese provengono i beni esportati basta consultare l’archivio Istat “Le esportazioni delle regioni italiane” (tabella no. 4 del file excel).
Qui Salvini sembrerebbe avere ragione – il grafico sembra infatti suggerire che le sanzioni alla Russia, in aggiunta alla crisi economica e valutaria del gigante eurasiatico (e del successivo rallentamento delle sue importazioni) potrebbero essere sentite in maniera particolare nelle regioni settentrionali del nostro Paese, da cui parte la maggior parte delle esportazioni verso Mosca. Bisogna però fare anche un altro tipo di considerazione, ovvero osservare il peso che hanno le esportazioni verso la Russia sul totale delle esportazioni delle macro-regioni considerate (tabella no. 5 del file excel Istat).
Effettivamente un rallentamento delle esportazioni verso la Russia avrebbe, in termini relativi, un impatto maggiore sull’economia del Nord-Est italiano, per il quale le esportazioni verso Mosca rappresentano il 3,5% del totale. Relativamente meno colpito sarebbe il Mezzogiorno, che esporta soltanto l’1,3% del totale verso la Russia. Il Centro Italia, però, potrebbe sembrare potenzialmente danneggiabile quanto il Nord-Ovest.
Tornando alla frase di Salvini, è vero che nel Nord del Paese si concentra la maggior parte dell’industria italiana ed è vero che dal Nord parte la maggior parte delle esportazioni verso la Russia. Salvini si gioca il “Vero” per la sua affermazione che “quasi tutta” l’industria italiana si trovi nel Nord. “C’eri quasi”.