Una cosa è certa; nessuno può accusare la Lega Nord di non essere stata coerente durante l’ultimo anno. Che ci sia stato Bossi o Maroni al comando, l’atteggiamento nei confronti del governo Monti è sempre stato lo stesso: apertà ostilità. Sciorinando una serie di dati economici dopo l’insediamento dei tecnici al posto del governo Berlusconi, il messaggio “maronita” è abbastanza chiaro: la politica economica dei “Professori” è fallimentare, basta guardare i risultati.


Avrà ragione sui numeri citati? Andiamo con ordine.


Presumibilmente Maroni stava effettuando il paragone con il rapporto debito/pil registrato alla fine del governo Berlusconi, quando l’attuale segretario della Lega Nord era ministro degli Interni. Il 7 ottobre le statistiche dell’Eurostat più aggiornate davano il rapporto debito/Pil al 123,3%, 3,1 punti percentuali in più dello stesso rapporto nel quarto trimestre del 2011 (120,1%, sempre dati Eurostat). Per quanto il valore dell’aumento del rapporto debito/Pil citato da Maroni fosse quindi sbagliato, riteniamo comunque giusto fornire l’evoluzione del dato secondo i dati Eurostat durante tutto il 2011 ed i primi due trimestri del 2012. I dati si possono ottenere qui, qui e qui.



Passiamo ora alla pressione fiscale. Nel fare un’affermazione così catastrofica (la pressione più alta del mondo) Maroni si riferiva probabilmente a questo articolo del Corriere della Sera del 19 luglio di quest’anno, che riportava uno studio della Confcommercio (una nota sulle determinanti dell’economia sommersa) pubblicato il giorno prima. Se la pressione fiscale apparente (rapporto tra totale degli oneri fiscali e contributivi e prodotto interno lordo), secondo lo studio al 45,2%, non era la più alta dei Paesi presi a campione, la pressione fiscale effettiva (rapportando cioè gli oneri fiscali e contributivi al Pil generato solo dall’economia legale) raggiungeva uno spaventoso 54,8%, collocando purtroppo l’Italia in cima ai Paesi osservati. Il grafico di cui sotto, ripreso direttamente dallo studio della Confcommercio, dà ragione al segretario della Lega Nord. Certo, è impossibile affermare che l’Italia si collochi “in cima al mondo” per pressione fiscale, ma il dato è sicuramente reale per alcune delle maggiori economie di questo pianeta.



Insomma, Maroni sembra dire la verità rispetto alla pressione fiscale (almeno secondo i dati a disposizione), e una leggera inesattezza rispetto all’aumento del debito pubblico (aumentato di 3,1 punti rispetto al dato disponibile a dicembre 2011, non di 4). Si merita quindi un “C’eri quasi”.