Qualcosa si muove in Parlamento sulla regolazione dell’attività dei rappresentanti di interessi, meglio noti come “lobbisti”. Con quattro mesi di ritardo rispetto ai piani iniziali, il presidente della Commissione Affari Costituzionali Nazario Pagano (Forza Italia) ha presentato una proposta di legge per mettere ordine in un ambito su cui c’è ancora poca trasparenza. L’obiettivo è regolamentare chi, pur non ricoprendo incarichi politici, influenza le decisioni politiche promuovendo gli interessi di soggetti come grandi aziende, associazioni di categoria e gruppi organizzati.
La rappresentanza di interessi è un’attività lecita, ma in Italia manca una legge nazionale che la disciplini. Ogni istituzione si muove per conto proprio, la trasparenza è scarsa e le regole esistenti sono poche e facilmente aggirabili. La proposta di legge di Pagano è il risultato di un’indagine conoscitiva, condotta per un anno e mezzo dalla Commissione Affari costituzionali della Camera, tra marzo 2023 a settembre 2024. Le indagini conoscitive servono alle commissioni per raccogliere informazioni su temi di loro competenza: di solito, consistono in un ciclo di audizioni che può durare mesi, al termine del quale viene approvato un documento conclusivo.
Il piano iniziale era presentare la nuova proposta di legge entro la fine del 2024, ma il percorso si è poi allungato.
La rappresentanza di interessi è un’attività lecita, ma in Italia manca una legge nazionale che la disciplini. Ogni istituzione si muove per conto proprio, la trasparenza è scarsa e le regole esistenti sono poche e facilmente aggirabili. La proposta di legge di Pagano è il risultato di un’indagine conoscitiva, condotta per un anno e mezzo dalla Commissione Affari costituzionali della Camera, tra marzo 2023 a settembre 2024. Le indagini conoscitive servono alle commissioni per raccogliere informazioni su temi di loro competenza: di solito, consistono in un ciclo di audizioni che può durare mesi, al termine del quale viene approvato un documento conclusivo.
Il piano iniziale era presentare la nuova proposta di legge entro la fine del 2024, ma il percorso si è poi allungato.