L’elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato ha riportato al centro del dibattito politico il ricorso al voto segreto in Parlamento, previsto tra l’altro anche per l’elezione del presidente della Camera. Il 13 ottobre l’elezione a presidente del senatore di Fratelli d’Italia è infatti avvenuta senza che si conoscessero pubblicamente i voti dei senatori. Quello che sappiamo per certo, però, è che La Russa è stato eletto grazie al voto di almeno 17 senatori che non fanno parte dei partiti di centrodestra, vista l’assenza in aula della maggior parte dei senatori di Forza Italia (qui abbiamo ricostruito, video alla mano, chi potrebbe aver votato per La Russa dall’opposizione).
Al di là di questo caso specifico, qual è la storia dietro alla pratica parlamentare del voto segreto? In quali casi è prevista e, soprattutto, perché?
Al di là di questo caso specifico, qual è la storia dietro alla pratica parlamentare del voto segreto? In quali casi è prevista e, soprattutto, perché?