Aggiornamento 14 ottobre, ore 9 – Abbiamo aggiunto all’articolo le dichiarazioni riportate a Pagella Politica dai senatori Magni e Floridia, entrambi eletti con Europa verde e Sinistra italiana, che hanno smentito di essere tra i probabili elettori di La Russa dall’opposizione.

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L’elezione del senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa a presidente del Senato, avvenuta il 13 ottobre, ha suscitato subito molte polemiche tra i partiti. La Russa, infatti, è stato eletto con 116 voti favorevoli: la coalizione di centrodestra, formata da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi moderati, al Senato può contare su 115 senatori, ma durante la votazione per eleggere il presidente del Senato 16 senatori di Forza Italia erano assenti, per una polemica interna con gli altri partiti di centrodestra. Due voti sono andati alla senatrice a vita Liliana Segre, due voti a Roberto Calderoli (Lega) e 66 schede sono state consegnate bianche, senza nomi.

Numeri alla mano, a causa dell’assenza dei senatori di Forza Italia, La Russa può aver ricevuto al massimo 99 voti da senatori della sua coalizione. Almeno 17 voti sono invece arrivati da senatori di partiti che non fanno parte della maggioranza di centrodestra. Azione, Italia viva, il Partito democratico e il Movimento 5 stelle hanno escluso che i loro senatori abbiano votato per La Russa, ma i numeri non mentono: chi ha votato per il nuovo presidente del Senato dall’opposizione?

La votazione è avvenuta a scrutinio segreto, dunque non è possibile sapere con certezza chi ha votato chi. C’è però un modo per ipotizzare quali senatori potrebbero aver votato scheda bianca e quali no. 

La diretta video della votazione del Senato riprende infatti i singoli senatori da un’inquadratura alta, da cui si può notare chiaramente il loro posizionamento nella cabina di voto e il tempo passato al suo interno. Le immagini mostrano che molti senatori sono entrati e usciti in un tempo oggettivamente troppo veloce per poter scrivere un nome sulla scheda, e altri sono semplicemente stati fermi al suo interno, senza mai rivolgersi verso il supporto su cui era posta la penna per scrivere la preferenza. Viceversa, dal video si nota distintamente come i senatori dei partiti di maggioranza siano rimasti più a lungo nella cabina, spostandosi verso l’appoggio interno su cui scrivere la preferenza.

Abbiamo visionato con attenzione tutto il video della votazione. Dalle immagini, è possibile dire che 99 membri dei partiti della maggioranza hanno votato, indicando il nome di un candidato presidente (la conferma, come abbiamo visto sopra, è data anche dai 99 membri della maggioranza che hanno partecipato alla votazione, con 16 senatori di Forza Italia assenti). Gli unici due senatori di Forza Italia che hanno votato sono stati Silvio Berlusconi e Maria Elisabetta Alberti Casellati, la presidente del Senato uscente. Hanno votato i 66 senatori di Fratelli d’Italia, così come i 29 della Lega e i due di Noi moderati. 

Le immagini mostrano poi che 56 senatori – tutti di partiti che non fanno parte della coalizione di centrodestra – sono stati troppo poco dentro la cabina per aver potuto votare, lasciando molto probabilmente la scheda bianca. Tra questi ci sono 31 senatori del Partito democratico su 40, 20 del Movimento 5 stelle su 28, 3 senatori di Azione e Italia viva (tra cui il leader di Azione Carlo Calenda) su 9, una senatrice di Europa verde-Sinistra italiana su tre (i senatori di Ev-Si sono quattro, ma Ilaria Cucchi era assente perché positiva alla Covid-19), una senatrice di Südtiroler Volkspartei su due.

In base alle immagini, sarebbero almeno 28 i senatori di partiti che non fanno parte del centrodestra che, vista la durata della loro permanenza nella cabina, potrebbero non aver lasciato in bianco la scheda. Tra questi ci sono: 9 senatori del Pd, 8 del Movimento 5 stelle, 6 di Azione-Italia viva (tra cui il leader di Italia viva Matteo Renzi, che ha dichiarato di aver votato scheda bianca), due senatori di Europa verde-Sinistra italiana, un senatore del Movimento associativo italiani all’estero (Maie), un senatore del Südtiroler Volkspartei, una senatrice di Sud chiama Nord. A questi si aggiungono anche i tre senatori a vita Elena Cattaneo, Mario Monti e Carlo Rubbia.

Qui abbiamo raccolto la lista completa del possibile voto dei senatori. Qui sotto invece abbiamo isolato i nomi dei 28 senatori tra cui molto probabilmente ci sono i voti che hanno permesso a La Russa di diventare presidente del Senato: ricordiamo comunque che tra questi nomi dovrebbero esserci diverse schede bianche, oltre a due probabili voti per la senatrice Segre o per il senatore Calderoli, nel caso in cui non fossero arrivati dal centrodestra.

Aloisio (M5s)

Astorre (Pd)

Borghese (Maie)

Camusso (Pd)

Croatti (M5s)

D’Elia (Pd) 

Delrio (Pd) 

Di Girolamo (M5s)

Durnwalder (Svp) (A Salto.bz Durnwalder ha negato di aver votato per La Russa). 

Floridia A. (Ev-Si) (Dopo la pubblicazione di questo articolo, la senatrice Floridia ha scritto a Pagella Politica: «Sono serena nel poter affermare di non aver votato il sen. La Russa, in rispetto dei valori che mi hanno condotta ad impegnarmi in politica. In quanto neofita, mi sono voluta prendere il tempo necessario per catturare e assaporare la sensazione di essere per la prima volta nel catafalco, piegando lentamente e di proposito più volte la scheda, respirando a fondo questa prima esperienza. È una variabile che non avete preso in considerazione nel vostro articolo»)

Fregolent (Az-Iv) 

Giacobbe (Pd) 

Licheri E. (M5s)

Lombardo (Az-Iv) 

Lorefice (M5s) 

Magni (Ev-Si) (Dopo l’uscita di questo articolo, l’ufficio stampa di Magni ha dichiarato a Pagella Politica che il senatore non ha votato per La Russa)

Musolino (Scn)

Nicita (Pd)

Paita (Az-Iv) 

Patuanelli (M5s)

Pirro (M5s)  

Renzi (Az-Iv)

Rojc (Pd)

Rossomando (Pd) 

Sbrollini (Az-Iv) 

Scalfarotto (Az-Iv) 

Sironi (M5s) 

Spagnolli (Pd) (A Salto.bz Spagnolli ha dichiarato: «Sono rimasto apposta di più nel seggio perché se ne uscivo subito sarebbe stato chiaro che avevo votato scheda bianca, mentre il voto è a scrutinio segreto, e quindi non deve essere comprensibile»)