Aggiornamento 24 gennaio, 9.30 – In seguito alla morte del deputato Vincenzo Fasano (Forza Italia), il numero dei “grandi elettori” scende a 1.008, con la maggioranza dei due terzi che si abbassa a 672. Salvo imprevisti, dal terzo scrutinio parteciperà la prossima deputata Maria Rosa Ressa, con la soglia che risale a 673. Dalla quarta votazione per l’elezione basteranno 505 voti.
A pochi giorni dalla prima votazione per il prossimo presidente della Repubblica, è diventata ufficiale la lista dei 1.009 “grandi elettori” che il 24 gennaio inizieranno a riunirsi alla Camera per trovare il sostituto di Sergio Mattarella.
Tra i 630 deputati, 321 senatori e 58 delegati regionali chiamati al voto, quante sono le preferenze a disposizione dei singoli partiti? E chi è in vantaggio tra le alleanze di centrodestra e di centrosinistra? Le risposte cambiano a seconda di come vengono letti i numeri.
Ricordiamo che nelle prime tre votazioni, per eleggere il prossimo presidente della Repubblica sarà necessario raggiungere la maggioranza dei due terzi dei “grandi elettori”, ossia 673 voti. Dalla quarta votazione in poi basterà invece la maggioranza assoluta: il 50 per cento dei voti più uno, ossia 505.
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A pochi giorni dalla prima votazione per il prossimo presidente della Repubblica, è diventata ufficiale la lista dei 1.009 “grandi elettori” che il 24 gennaio inizieranno a riunirsi alla Camera per trovare il sostituto di Sergio Mattarella.
Tra i 630 deputati, 321 senatori e 58 delegati regionali chiamati al voto, quante sono le preferenze a disposizione dei singoli partiti? E chi è in vantaggio tra le alleanze di centrodestra e di centrosinistra? Le risposte cambiano a seconda di come vengono letti i numeri.
Ricordiamo che nelle prime tre votazioni, per eleggere il prossimo presidente della Repubblica sarà necessario raggiungere la maggioranza dei due terzi dei “grandi elettori”, ossia 673 voti. Dalla quarta votazione in poi basterà invece la maggioranza assoluta: il 50 per cento dei voti più uno, ossia 505.