Nella tarda serata di martedì 17 settembre la Commissione Bilancio della Camera ha terminato l’esame del disegno di Bilancio per il 2025. Il testo è stato modificato dopo l’approvazione di vari emendamenti e ora dovrà passare per la votazione in aula, dove con tutta probabilità il governo porrà la questione di fiducia. Secondo varie fonti stampa, l’approvazione del Senato arriverà invece nei giorni tra Natale e Capodanno.
Nella sostanza, il disegno di Bilancio per il prossimo anno è rimasto lo stesso presentato dal governo Meloni a metà ottobre: tra le misure principali, sono stati resi permanenti il taglio del cuneo fiscale e la riduzione del numero delle aliquote IRPEF; è stato aumentato il finanziamento al fondo per il Servizio sanitario nazionale; e sono stati introdotti nuovi incentivi alla natalità.
Negli scorsi giorni, la Commissione Bilancio ha comunque discusso e votato decine di emendamenti, presentati dai partiti della maggioranza e dai partiti all’opposizione, che hanno integrato la nuova legge di Bilancio o modificato alcuni provvedimenti già presenti al suo interno. Una per una, vediamo le novità più importanti, su cui si è discusso di più.
Nella sostanza, il disegno di Bilancio per il prossimo anno è rimasto lo stesso presentato dal governo Meloni a metà ottobre: tra le misure principali, sono stati resi permanenti il taglio del cuneo fiscale e la riduzione del numero delle aliquote IRPEF; è stato aumentato il finanziamento al fondo per il Servizio sanitario nazionale; e sono stati introdotti nuovi incentivi alla natalità.
Negli scorsi giorni, la Commissione Bilancio ha comunque discusso e votato decine di emendamenti, presentati dai partiti della maggioranza e dai partiti all’opposizione, che hanno integrato la nuova legge di Bilancio o modificato alcuni provvedimenti già presenti al suo interno. Una per una, vediamo le novità più importanti, su cui si è discusso di più.