Tiriamo le somme
Dunque, i commenti di Musk contro i giudici italiani sono arrivati durante l’attesa di un nuovo pronunciamento della Corte di giustizia dell’Ue. A differenza di quanto ha dichiarato dall’imprenditore statunitense, secondo cui in Italia ci sarebbe una sorta di dittatura dei giudici, il Tribunale di Roma ha applicato le norme nel rispetto del diritto italiano ed europeo. Anzi, si potrebbe anche sostenere che i giudici chiamati in causa siano stati prudenti nelle loro decisioni: avrebbero potuto disapplicare il nuovo decreto-legge del governo, considerandolo incompatibile con il diritto comunitario, ma non l’hanno fatto, chiedendo – come detto – che sia la Corte di giustizia dell’Ue a esprimersi.
Avrebbe invece natura autocratica e illiberale l’altra teoria, implicitamente difesa da Musk, secondo cui i governi votati dalla maggioranza degli elettori hanno il diritto di prendere qualsiasi decisione, senza incontrare limiti fissati dal diritto. I limiti posti dalla Costituzione e dagli ordinamenti sovranazionali, in particolare quello europeo, hanno tra i loro scopi quello di tutelare i diritti fondamentali di tutti, minoranze incluse, dalla “dittatura” della maggioranza.