Da settimane vari esponenti del governo Meloni ripetono che le decisioni del Tribunale di Roma di non convalidare il trattenimento dei migranti portati nei centri costruiti dall’Italia in Albania impediscono, di fatto, di espellere i migranti irregolari. Per esempio l’11 novembre, durante un comizio elettorale in Emilia-Romagna, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini (Lega) ha detto che «l’ennesimo pronunciamento» della Sezione immigrazione del Tribunale di Roma «impedisce all’Italia di espellere alcuni immigrati irregolari, in questo caso egiziani e bengalesi».
Norme alla mano, questa argomentazione è scorretta, come ha spiegato tra l’altro lo stesso Tribunale di Roma, che l’11 novembre ha disposto che sette migranti trattenuti in Albania fossero riportati in Italia. Il Tribunale di Roma, così come hanno fatto altri tribunali italiani negli scorsi giorni, si è rivolto alla Corte di giustizia dell’Unione europea, chiedendo di chiarire se il nuovo decreto-legge approvato dal governo sui cosiddetti “Paesi sicuri” sia compatibile o meno con le norme europee. Ma procediamo con ordine.
Norme alla mano, questa argomentazione è scorretta, come ha spiegato tra l’altro lo stesso Tribunale di Roma, che l’11 novembre ha disposto che sette migranti trattenuti in Albania fossero riportati in Italia. Il Tribunale di Roma, così come hanno fatto altri tribunali italiani negli scorsi giorni, si è rivolto alla Corte di giustizia dell’Unione europea, chiedendo di chiarire se il nuovo decreto-legge approvato dal governo sui cosiddetti “Paesi sicuri” sia compatibile o meno con le norme europee. Ma procediamo con ordine.