Negli ultimi giorni l’Unione europea sta valutando come reagire alla decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre nuovi dazi verso i Paesi europei. L’11 luglio, infatti, Trump ha inviato una lettera alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in cui ha annunciato l’intenzione di imporre dal 1° agosto tariffe del 30 per cento sui beni europei importati dagli Stati Uniti. Nella lettera, Trump ha elencato una serie di motivazioni dietro a questa sua scelta di riproporre i dazi, dopo la minaccia fatta lo scorso aprile, e che però non ha avuto seguito. Dal canto suo, l’Unione europea potrebbe rispondere a Trump imponendo dei contro-dazi alle merci statunitensi. Questa strategia, però, vede contrari diversi leader europei, tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che si è espressa a favore di un negoziato. Sull’utilità dei contro-dazi ci torneremo più avanti.
I motivi per cui Trump ha scelto di imporre i dazi all’Europa sono diversi ma, allo stesso tempo, non del tutto solidi. Vediamoli uno per uno.
I motivi per cui Trump ha scelto di imporre i dazi all’Europa sono diversi ma, allo stesso tempo, non del tutto solidi. Vediamoli uno per uno.