In questi giorni stanno circolando molto i nuovi dati di Eurostattravisati da alcuni politici – secondo cui tra il 2004 e il 2024 i redditi delle famiglie sono cresciuti in tutti i Paesi dell’Unione europea, tranne in Italia e in Grecia, dove sono calati rispettivamente del 3,9 per cento e del 5,1 per cento. 

Non è una novità: altri indicatori segnalano da tempo il problema strutturale del nostro Paese. Per esempio, secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), oggi i salari reali in Italia sono più bassi in media dell’1,6 per cento rispetto al 1990. 

La mancata crescita dei redditi e delle retribuzioni è un problema enorme, ma a volte viene evocata anche da chi l’ha subita solo marginalmente o non l’ha subita affatto. È vero che la media o la mediana a livello nazionale non sono aumentate, ma questo non significa che nessuno abbia visto il proprio reddito crescere. 

Per capire come stanno davvero le cose serve guardare alla distribuzione, e una variabile emerge come decisiva: l’età. Indossiamo i nostri occhiali da economisti e vediamo perché…