Il 19 giugno il Tribunale di Palermo ha pubblicato le motivazioni della sentenza sul caso Open Arms, con cui lo scorso dicembre ha assolto il segretario della Lega Matteo Salvini dall’accusa di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio.
«I giudici hanno confermato che difendere l’Italia non è reato, rilevando l’ostinazione e l’arroganza di Open Arms che ha fatto di tutto per venire in Italia, scartando tutte le altre alternative che erano più logiche e naturali», ha commentato Salvini sui social network.
In attesa di sapere se l’accusa farà ricorso in Corte d’Appello contro la sentenza di primo grado, davvero i giudici hanno stabilito quanto afferma il segretario della Lega? In breve, il Tribunale di Palermo non ha confermato la lettura politica di Salvini sulla difesa dei confini, ma l’ha assolto ritenendo che non avesse l’obbligo giuridico di indicare un porto sicuro. Alcune sentenze precedenti, della Cassazione e non solo, hanno però interpretato in modo diverso i doveri dello Stato in casi simili.
«I giudici hanno confermato che difendere l’Italia non è reato, rilevando l’ostinazione e l’arroganza di Open Arms che ha fatto di tutto per venire in Italia, scartando tutte le altre alternative che erano più logiche e naturali», ha commentato Salvini sui social network.
In attesa di sapere se l’accusa farà ricorso in Corte d’Appello contro la sentenza di primo grado, davvero i giudici hanno stabilito quanto afferma il segretario della Lega? In breve, il Tribunale di Palermo non ha confermato la lettura politica di Salvini sulla difesa dei confini, ma l’ha assolto ritenendo che non avesse l’obbligo giuridico di indicare un porto sicuro. Alcune sentenze precedenti, della Cassazione e non solo, hanno però interpretato in modo diverso i doveri dello Stato in casi simili.