L’11 dicembre, ospite di Tagadà su La7, il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli ha difeso (min. -53:33) una misura sull’immigrazione contenuta nel decreto “Flussi”, convertito in legge dal Parlamento il 4 dicembre. In breve, il governo ha stabilito che le Corti d’appello, e non più le sezioni specializzate in immigrazione dei tribunali ordinari, devono decidere se convalidare il trattenimento di alcune categorie di richiedenti asilo, tra cui quelli portati nei centri costruiti dall’Italia in Albania.
Donzelli ha giustificato la nuova misura dicendo che serve «semplicemente per accorciare i passaggi» nella procedura d’esame delle richieste d’asilo. «Perché invece di esserci tre gradi ne diventano due, quindi facciamo prima», ha detto il deputato di Fratelli d’Italia. «Credo che sia anche l’ora di finirla con persone che aspettano di sapere se hanno il diritto di asilo e devono aspettare anni per avere una risposta: è a tutela dei richiedenti asilo riuscire ad accorciare un passaggio».
Leggi alla mano, le cose non stanno come le ha esposte Donzelli. I gradi di giudizio sulla convalida del trattenimento dei richiedenti asilo erano due e restano due. Così come erano due e restano due i gradi di giudizio per quanto riguarda i ricorsi contro i provvedimenti delle commissioni territoriali, che si occupano delle richieste d’asilo dei migranti e non del loro trattenimento.
Donzelli ha giustificato la nuova misura dicendo che serve «semplicemente per accorciare i passaggi» nella procedura d’esame delle richieste d’asilo. «Perché invece di esserci tre gradi ne diventano due, quindi facciamo prima», ha detto il deputato di Fratelli d’Italia. «Credo che sia anche l’ora di finirla con persone che aspettano di sapere se hanno il diritto di asilo e devono aspettare anni per avere una risposta: è a tutela dei richiedenti asilo riuscire ad accorciare un passaggio».
Leggi alla mano, le cose non stanno come le ha esposte Donzelli. I gradi di giudizio sulla convalida del trattenimento dei richiedenti asilo erano due e restano due. Così come erano due e restano due i gradi di giudizio per quanto riguarda i ricorsi contro i provvedimenti delle commissioni territoriali, che si occupano delle richieste d’asilo dei migranti e non del loro trattenimento.