Meloni fa meno conferenze stampa di Draghi, Conte, Renzi, Letta e Gentiloni

Numeri alla mano, la presidente del Consiglio risponde meno alle domande dei giornalisti rispetto ai suoi predecessori
Pagella Politica
Da quando è presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha partecipato in media a una conferenza stampa al mese, per un totale di 26 conferenze stampa. Queste si sono fatte sempre più rare nel tempo: nel 2023 Meloni ha partecipato a 16 conferenze stampa, mentre nel 2024 a quattro. Per avere un termine di paragone, solo nel 2024 Meloni ha partecipato ad almeno quattro puntate di Porta a Porta su Rai1, intervistata da Bruno Vespa. La prima conferenza stampa di Meloni nel 2025 è in programma per giovedì 9 gennaio, ed è la tradizionale conferenza stampa di fine anno, organizzata dall’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare.

Secondo i nostri calcoli, i cinque presidenti del Consiglio che hanno preceduto Meloni hanno risposto con una frequenza più alta di lei alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. Mario Draghi ha tenuto in media una conferenza stampa ogni 14 giorni. Giuseppe Conte ha avuto la stessa media durante il suo primo governo, mentre nel secondo l’ha abbassata a una conferenza stampa ogni 12 giorni. Le medie di Paolo Gentiloni, Matteo Renzi ed Enrico Letta sono state ancora più basse: i tre presidenti del Consiglio del Partito Democratico hanno tenuto in media conferenze stampa rispettivamente ogni 10, 11 e 12 giorni.
Per fare un confronto tra i presidenti del Consiglio, abbiamo usato come fonti il profilo su X (ex Twitter) e il canale YouTube della Presidenza del Consiglio dei ministri, su cui regolarmente è stata data notizia dell’organizzazione di una conferenza stampa e su cui sono stati pubblicati i video (qui è consultabile l’elenco completo che abbiamo raccolto). Ci siamo fermati al governo Letta perché più indietro nel tempo le informazioni iniziano a essere lacunose.

Meloni preferisce i punti stampa

I numeri mostrano che, rispetto alle conferenze stampa, Meloni sembra preferire i cosiddetti “punti stampa” o “dichiarazioni alla stampa”. Questi sono incontri in cui il presidente del Consiglio fa un breve discorso ai giornalisti e risponde ad alcune domande, di solito al termine di eventi istituzionali. 

I punti stampa, però, hanno una durata minore rispetto alla conferenze stampa: durano di solito pochi minuti, mentre le conferenze possono superare anche le due ore. Per questo motivo, nei punti stampa i presidenti del Consiglio danno risposte più fugaci e meno dettagliate di quanto avviene normalmente in conferenza stampa. 

Secondo i nostri calcoli, da quando è a capo del governo, Meloni ha tenuto finora 44 tra punti stampa o dichiarazioni alla stampa: in media uno ogni 18 giorni. È una frequenza più alta rispetto a quella tenuta da Draghi e da Conte nel suo secondo governo, ma è più bassa rispetto a quella tenuta da Conte nel suo primo governo e da Gentiloni (per Renzi e Letta non siamo riusciti a raccogliere i dati, a causa della mancanza di informazioni complete).
Per capirci, un esempio di punto stampa è quello che Meloni ha tenuto lo scorso 19 novembre a Rio de Janeiro, in Brasile, al vertice del G20, oppure quello ancora più breve dell’8 novembre a Budapest, in Ungheria, prima della riunione del Consiglio europeo. Un esempio di dichiarazione alla stampa, invece, è quella tenuta da Meloni il 17 aprile 2024 a Tunisi, a margine dell’incontro con il presidente della Repubblica tunisina Kais Saied. In questo caso Meloni ha tenuto un discorso di circa cinque minuti per riassumere i risultati dell’incontro con Saied, senza domande da parte dei giornalisti.

La conferenza stampa sulla legge di Bilancio

Non tutte le conferenze stampa sono uguali tra loro. Per esempio, le conferenze stampa possono servire ai presidenti del Consiglio per presentare uno o più provvedimenti adottati dal governo. Meloni sembra aver abbandonato questo approccio: l’ultima volta che la leader di Fratelli d’Italia ha presentato in conferenza stampa un testo approvato dal Consiglio dei ministri, infatti, è stato più di un anno fa, il 3 novembre 2023, quando è stata annunciata la riforma dell’elezione diretta del presidente del Consiglio. 

Nella maggior parte dei casi, Meloni ha lasciato ai ministri il compito di presentare i provvedimenti del suo governo. Di recente, questo è avvenuto per quanto riguarda la presentazione del disegno di legge di Bilancio per il 2025: il 16 ottobre 2024 a rispondere alle domande dei giornalisti in conferenza stampa è stato il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. Giorgetti aveva detto che Meloni avrebbe parlato con i giornalisti il 21 ottobre, poi la conferenza stampa è stata spostata al 22 ottobre, e successivamente cancellata. È molto raro che un presidente del Consiglio non partecipi alla conferenza stampa sulla legge di Bilancio: nel 2023, Meloni si era presentata davanti ai giornalisti, ma non aveva risposto alle loro domande; nel 2022 aveva risposto a poche domande, creando malumori tra i giornalisti presenti in sala.

Le quattro conferenze stampa del 2024

Durante gli oltre due anni del suo governo, Meloni ha partecipato soprattutto alle conferenze stampa organizzate in occasione di incontri istituzionali con capi di Stato o di governo stranieri. Queste conferenze stampa sono di fatto “obbligate”, dato che è prassi che i leader di Stato o di governo tengano dichiarazioni congiunte dopo gli incontri bilaterali, per informare la stampa sugli argomenti di cui hanno discusso e di eventuali novità nei rapporti tra i loro Paesi. Proprio per questo motivo, per i giornalisti è più difficile riuscire a sfruttare queste occasioni per fare domande sull’operato del governo o su altri temi che non siano quelli legati all’incontro tra i leader.

Delle quattro conferenze stampa a cui Meloni ha partecipato nel 2024, due si sono tenute dopo incontri con politici stranieri: la prima il 24 febbraio a Kiev in Ucraina, insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al primo ministro del Belgio e presidente di turno del Consiglio dell’Ue Alexander De Croo e al primo ministro del Canada Justin Trudeau; la seconda il 5 giugno, insieme al primo ministro albanese Edi Rama dopo aver visitato i centri per migranti costruiti dall’Italia in Albania.

Le altre due conferenze stampa di Meloni nel 2024 sono state la tradizionale conferenza stampa di fine anno, organizzata il 4 gennaio 2024 dopo alcuni rinvii, e la conferenza stampa del 15 giugno a Borgo Egnazia, in provincia di Brindisi, al termine del G7 presieduto dall’Italia. Anche questi sono stati appuntamenti a cui la presidente del Consiglio non ha potuto sottrarsi.

Stili diversi

Il modo di comunicare dei presidenti del Consiglio è cambiato negli ultimi anni, a seconda della personalità dei singoli presidenti e delle diverse situazioni politiche. 

Tra il 2014 e il 2016,  oltre alle conferenze stampa, l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi era solito organizzare anche i “#matteorisponde”, ossia momenti in cui rispondeva da solo alle domande che gli venivano poste sui suoi profili social. 

Come abbiamo visto, Gentiloni è stato il presidente del Consiglio che ha fatto in media più conferenze stampa durante il suo mandato. Allo stesso tempo, però, l’allora presidente del Consiglio abbandonava spesso le conferenze stampa a margine dei Consigli dei ministri, lasciando ai ministri il compito di rispondere alle domande dei giornalisti. Tra dicembre 2016 e marzo 2018, quando Gentiloni è stato capo del governo, questo è avvenuto in almeno dieci occasioni. Per esempio, il 25 giugno 2017 Gentiloni aveva fatto una breve introduzione nella conferenza stampa successiva alla riunione del Consiglio dei ministri, per poi lasciare all’allora ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan il compito di rispondere alle domande della stampa sul decreto-legge con cui il governo aveva concesso una serie di aiuti alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca, due istituti di credito all’epoca in crisi. 

Più di recente, durante la pandemia da COVID-19, le conferenze stampa a cui ha partecipato il presidente del Consiglio Conte servivano soprattutto a presentare i provvedimenti del governo proprio sulla pandemia. 

Tornando a Meloni, da quando è al governo la presidente del Consiglio ha comunicato anche in modi alternativi rispetto alle conferenze stampa: ha partecipato a diverse trasmissioni televisive e ha pubblicato sui social network diversi videomessaggi, senza però che fossero previste le domande dei giornalisti. A dicembre 2022 Meloni ha lanciato il format chiamato “Gli appunti di Giorgia”, brevi video in cui la leader di Fratelli d’Italia nei mesi successivi ha fatto il punto sui provvedimenti adottati dal suo governo. All’epoca aveva annunciato che questa rubrica sarebbe potuta essere «settimanale», un impegno poi disatteso.

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