Alle elezioni politiche del 25 settembre, le regioni in cui si è votato di meno sono anche quelle da dove provengono la maggior parte dei cosiddetti “fuorisede”, ossia chi vive fuori dal comune di residenza principalmente per motivi di studio o lavoro. In Italia, a differenza di altri Stati del mondo, i fuorisede per votare devono tornare al loro comune di residenza, salvo alcune eccezioni, con ostacoli economici e logistici che limitano la loro partecipazione al voto.
Il legame tra l’elevato astensionismo alle ultime elezioni politiche e la maggiore concentrazione dei fuorisede in alcune regioni è stato messo in evidenza da The Good lobby, un’organizzazione non profit che si batte per una società più democratica ed equa, e si può osservare confrontando i dati sull’affluenza con quelli sull’incidenza dei fuorisede sugli aventi diritto di voto.
Il legame tra l’elevato astensionismo alle ultime elezioni politiche e la maggiore concentrazione dei fuorisede in alcune regioni è stato messo in evidenza da The Good lobby, un’organizzazione non profit che si batte per una società più democratica ed equa, e si può osservare confrontando i dati sull’affluenza con quelli sull’incidenza dei fuorisede sugli aventi diritto di voto.