Alle elezioni politiche del 25 settembre, tenutesi per il rinnovo del Parlamento italiano, ha votato il 63,9 per cento degli oltre 46 milioni di aventi diritto. Si tratta dell’affluenza più bassa della storia repubblicana, con un calo di quasi 10 punti percentuali rispetto al 73 per cento registrato alle scorse elezioni del 2018 (che all’epoca rappresentava a sua volta il dato peggiore).
La percentuale di elettori che hanno deciso di non votare è stata particolarmente bassa non solo rispetto alla media storica italiana, ma anche per quella dei grandi Paesi dell’Unione europea. Si tratta infatti del dato più basso mai registrato dal 1945 in poi in Italia, Francia, Spagna e Germania. È invece il terzo dato più basso se si considera anche il Regno Unito, che però non fa più parte dell’Ue.
Negli ultimi anni, alcuni Paesi membri dell’Ue hanno comunque fatto registrare dati sull’affluenza ancora più bassi rispetto a quelli italiani.
La percentuale di elettori che hanno deciso di non votare è stata particolarmente bassa non solo rispetto alla media storica italiana, ma anche per quella dei grandi Paesi dell’Unione europea. Si tratta infatti del dato più basso mai registrato dal 1945 in poi in Italia, Francia, Spagna e Germania. È invece il terzo dato più basso se si considera anche il Regno Unito, che però non fa più parte dell’Ue.
Negli ultimi anni, alcuni Paesi membri dell’Ue hanno comunque fatto registrare dati sull’affluenza ancora più bassi rispetto a quelli italiani.