Proposte di legge, mozioni, ordini del giorno, interrogazioni. La politica – si sa – è fatta di questioni tecniche, di articoli, di emendamenti e di abilità nello sfruttare le pieghe dei regolamenti di Camera e Senato. Ma non è solo questo, perché è anche una questione di gusti e di sapori. Di strette di mano davanti a un piatto di ravioli, a una coppetta di gelato artigianale o a un panino con la porchetta.
Negli ultimi mesi, tra una seduta e l’altra, alla Camera e al Senato i parlamentari hanno organizzato degustazioni di prodotti tipici di qualsiasi genere. Il 29 maggio, per esempio, al ristorante della Camera si è tenuta una degustazione di vino calabrese promossa dal deputato di Forza Italia Francesco Battistoni, già sottosegretario all’Agricoltura del governo Draghi. Due settimane fa, il 13 maggio, si è svolta invece una degustazione di ravioli al granchio blu e al cinghiale, promossa da alcuni parlamentari di Fratelli d’Italia, che hanno coinvolto produttori veneti attivi nel settore.
Le degustazioni non sono una novità di questa legislatura, ma appuntamenti consolidati per parlamentari, produttori locali e giornalisti di settore, dove cucina, interessi economici e politici si mescolano, e dove le divergenze tra i partiti si appianano, nonostante in alcuni casi le polemiche non siano mancate.
Negli ultimi mesi, tra una seduta e l’altra, alla Camera e al Senato i parlamentari hanno organizzato degustazioni di prodotti tipici di qualsiasi genere. Il 29 maggio, per esempio, al ristorante della Camera si è tenuta una degustazione di vino calabrese promossa dal deputato di Forza Italia Francesco Battistoni, già sottosegretario all’Agricoltura del governo Draghi. Due settimane fa, il 13 maggio, si è svolta invece una degustazione di ravioli al granchio blu e al cinghiale, promossa da alcuni parlamentari di Fratelli d’Italia, che hanno coinvolto produttori veneti attivi nel settore.
Le degustazioni non sono una novità di questa legislatura, ma appuntamenti consolidati per parlamentari, produttori locali e giornalisti di settore, dove cucina, interessi economici e politici si mescolano, e dove le divergenze tra i partiti si appianano, nonostante in alcuni casi le polemiche non siano mancate.