L’identikit dei 76 nuovi parlamentari europei dell’Italia

Gli uomini sono il 66 per cento, l’età media è di oltre 52 anni e sette su dieci avevano già un incarico politico 
EPA/RONALD WITTEK
EPA/RONALD WITTEK
A tre settimane dalle elezioni europee dell’8 e 9 giugno, ora è nota la lista completa dei 76 nuovi parlamentari italiani eletti al Parlamento europeo [1]. Il 1° luglio, infatti, Roberto Vannacci ha sciolto gli ultimi dubbi: il generale candidato della Lega, eletto in quattro circoscrizioni elettorali su cinque, ha annunciato di aver scelto la circoscrizione Nord-Ovest, rinunciando al seggio nelle altre e cedendo il posto al primo candidato tra i non eletti. 

Dal genere all’età, passando per i precedenti incarichi politici, abbiamo analizzato con i numeri le caratteristiche principali dei nuovi deputati che rappresenteranno l’Italia al Parlamento europeo.

I parlamentari eletti, partito per partito

Fratelli d’Italia ha eletto 24 deputati sui 76 eletti dal nostro Paese, il Partito democratico 21 e Forza Italia nove [2]. La Lega e il Movimento 5 Stelle hanno eletto otto parlamentari europei a testa, mentre la lista Alleanza Verdi-Sinistra – formata da Europa Verde e Sinistra Italiana – ne ha eletti sei. 

Dunque, 41 parlamentari europei (il 54 per cento sul totale) sono stati eletti tra le fila dei partiti che sostengono il governo di Giorgia Meloni, mentre i restanti 35 fanno parte di partiti che nel Parlamento nazionale sono all’opposizione del governo.

Gli altri partiti, da Azione a Italia Viva, passando per Più Europa, non hanno superato la soglia di sbarramento fissata al 4 per cento dei voti e quindi non hanno eletto nessun rappresentante al Parlamento europeo.

Il numero di donne elette

La legge elettorale per le elezioni europee stabilisce che le liste dei candidati debbano rispettare la parità di genere: in ciascuna lista i candidati uomini e le candidate donne non possono essere più della metà del numero totale dei candidati, e i primi due candidati della lista devono essere di sesso diverso.

Questo non garantisce però che la metà dei candidati eletti sia composta da donne. E così infatti è stato: alle elezioni europee sono stati eletti 50 uomini (il 66 per cento sul totale), a fronte di 26 donne (il 34 per cento). Nella legislatura che si è appena conclusa, le donne che rappresentavano l’Italia al Parlamento europeo erano 35

Solo Alleanza Verdi-Sinistra e Lega hanno eletto lo stesso numero di parlamentari uomini e donne. Nel Partito Democratico le elette sono il 38 per cento, in Forza Italia il 33,3 per cento e nel Movimento 5 Stelle il 25 per cento. 

Fratelli d’Italia è il partito che ha eletto meno donne sul totale dei suoi eletti: il 20,8 per cento.

Qual è l’età media degli eletti

In media i nuovi parlamentari europei dell’Italia hanno 52,2 anni di età, un dato in linea con l’età media degli elettori italiani, pari a 52,7 anni. 

Il partito più “giovane” di tutti è il Movimento 5 Stelle con un’età media degli eletti di 49,3 anni, mentre gli altri partiti sono tutti sopra i 50 anni. L’età media degli eletti di Fratelli d’Italia è di 50,4 anni, quella della Lega di 52,1 anni, quella di Alleanza Verdi-Sinistra di 53,2 anni, quella del Partito Democratico di 54,1 e quella di Forza Italia di 55,3 anni.

In totale sono stati eletti sei nuovi parlamentari europei con meno di 35 anni (l’8 per cento sul totale): il più giovane eletto è Paolo Inselvini di Fratelli d’Italia, che a ottobre compirà 30 anni. Sei eletti hanno invece più di 70 anni di età: il candidato eletto più anziano è Leoluca Orlando di Alleanza Verdi-Sinistra, che ha 77 anni.

Quanti avevano già incarichi politici

In media, il 67 per cento dei nuovi parlamentari europei dell’Italia aveva già un incarico politico. Tra gli eletti ci sono 25 eurodeputati uscenti, 11 consiglieri, sette sindaci, quattro assessori, tre deputati e un presidente di regione. 

I partiti con il maggior numero di eletti che avevano già un incarico sono Forza Italia (89 per cento), Lega (88 per cento), Fratelli d’Italia (79 per cento) e Partito Democratico (71 per cento). Alleanza Verdi-Sinistra ha un solo eletto con un incarico, così come il Movimento 5 Stelle.

Quante preferenze servono per essere eletti

A differenza delle elezioni per il Parlamento nazionale, alle elezioni europee è possibile esprimere le preferenze per i candidati che si vuole eleggere al Parlamento europeo. Semplificando, all’interno di ogni lista sono eletti così i candidati che prendono più preferenze. Il numero medio di preferenze necessario per essere eletto cambia però da partito a partito.

In media, alle elezioni dell’8 e 9 giugno sono servite 83 mila preferenze a candidato per essere eletto al Parlamento europeo [3]. Nel Movimento 5 Stelle ne sono servite in media 44.700, in Fratelli d’Italia 52 mila, in Alleanza Verdi-Sinistra 55.800, nella Lega 64.800 e in Forza Italia 75.400. La media del Partito Democratico è più alta di quelle degli altri partiti: per essere eletti tra le fila del partito di Elly Schlein, ogni candidato ha dovuto raccogliere in media 142 mila preferenze. 

Questi numeri vanno però letti con cautela, dal momento che si sono candidati leader di partito, come Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Schlein, che hanno preso molte preferenze per poi rinunciare al seggio.

Cinque parlamentari europei sono stati eletti con meno di 20 mila preferenze: tre sono di Fratelli d’Italia, due del Movimento 5 Stelle. Sei candidati eletti, invece, hanno preso più di 200 mila preferenze: sono tutti del Partito Democratico, con il record di 500 mila dell’ex sindaco di Bari Antonio Decaro.
 

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[1] Nella lista degli eletti abbiamo considerato i dati comunicati dal Ministero dell’Interno e le decisioni dei partiti annunciate dalle elezioni a oggi.

[2]  Tra gli eletti del partito di Antonio Tajani ce n’è uno del Südtiroler Volkspartei, il partito regionalista dell’Alto Adige. Per semplicità considereremo l’eletto della Svp come uno di Forza Italia in quanto fanno parte entrambi del Partito Popolare Europeo. 

[3] Per calcolare questo dato abbiamo considerato solo la circoscrizione in cui sono stati effettivamente eletti i candidati. Per esempio Roberto Vannacci è stato eletto in quattro circoscrizioni, ma abbiamo considerato solo le 187 mila preferenze della Circoscrizione Nord-Ovest, quella che ha poi scelto dove essere eletto.

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