L’ennesimo record negativo dell’affluenza al voto

Alle elezioni europee ha partecipato meno di un elettore su due, il dato peggiore mai registrato nella storia repubblicana
ANSA/CESARE ABBATE
ANSA/CESARE ABBATE
Qui abbiamo raccolto i risultati definitivi delle elezioni europee.

 

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Alle elezioni europee di sabato 8 e domenica 9 giugno ha partecipato il 49,7 per cento degli aventi diritto di voto: è la prima volta nella storia repubblicana che in un’elezione di questo tipo, considerando anche le elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento nazionale, si registra una percentuale così bassa. Se si considerano anche gli elettori all’estero, l’affluenza scende al 48,2 per cento. 

Alle precedenti elezioni europee del 2019 – quando si era votato su un giorno solo – aveva partecipato il 56,1 per cento degli elettori, una percentuale in costante calo dal 2004 in poi. Il calo dell’affluenza registrato in queste elezioni europee è il secondo peggiore dopo quello registrato tra le elezioni europee del 2009 e quelle del 2014: questo weekend l’affluenza è stata più bassa di 6,4 punti percentuali rispetto a cinque anni fa, mentre dieci anni fa il calo è stato di 7,8 punti.
Al momento invece non c’è ancora un dato definitivo sull’affluenza complessiva nei 27 Stati membri dell’Unione europea. Secondo le stime di Europe Elects, un aggregatore di sondaggi e dati elettorali, ha partecipato al voto circa il 49 per cento degli aventi diritto, una percentuale in linea con quella del 2019. Il dato italiano sembrerebbe quindi aggirarsi intorno alla media europea: fino a queste elezioni, però, l’affluenza registrata alle elezioni europee in Italia era sempre stata superiore rispetto a quella media del resto dell’Ue.

L’affluenza nei territori

Come già avvenuto in passato, l’affluenza al voto in Italia è stata più alta nelle regioni settentrionali rispetto al resto del Paese. Nella circoscrizione dell’Italia Nord-Occidentale ha partecipato al voto il 55,1 per cento degli elettori, il 54 per cento nel Nord-Est, il 52,5 per cento nel Centro, il 43,7 per cento nel Meridione e il 37,8 per cento nelle Isole. 

Rispetto alle elezioni europee del 2019 l’affluenza è scesa di più nel Nord-Est (-16 per cento), seguito dal Nord-Ovest (-13 per cento), dal Centro (-11 per cento) e dal Meridione (-10 per cento). La circoscrizione delle Isole è l’unica che non ha registrato una riduzione dell’affluenza, ma va considerato che la partecipazione al voto era già stata molto bassa cinque anni fa.
La contemporanea presenza delle elezioni comunali in oltre 3.700 comuni e delle elezioni regionali in Piemonte ha contribuito ad alzare l’affluenza anche alle elezioni europee. Secondo le stime di YouTrend, in media nei comuni dove si votava solo per le europee l’affluenza è stata del 42,2 per cento, mentre dove si votava sia per le europee sia per le amministrative è stata del 62,8 per cento. 

La regione con l’affluenza più alta è stata l’Umbria (61 per cento), mentre quella con l’affluenza più bassa la Sardegna (37 per cento). Tra il 55 e il 60 per cento ci sono Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia e tra il 50 e il 55 per cento Marche, Veneto e Liguria. La Sicilia è l’unica altra regione con un’affluenza inferiore al 40 per cento, mentre la Valle d’Aosta è la regione del Nord con la minore affluenza (42,5 per cento).
Le tre province con la partecipazione al voto più elevata sono state quelle di Firenze, Siena e Prato (65 per cento), mentre le tre province con la partecipazione più bassa sono state quelle di Nuoro, Oristano, Sud Sardegna e Ragusa (31 per cento). La provincia di Milano ha registrato un’affluenza del 52,9 per cento, quella di Torino del 55,6 per cento, quella di Roma del 45,1 per cento e quella di Napoli del 42 per cento. 

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