Quanto sono stati affidabili i sondaggi per le europee

Molto, tutto sommato: i risultati sono stati in linea con quelli fotografati due settimane fa, con alcune eccezioni in positivo e in negativo
ANSA/ANTONIO NARDELLI
ANSA/ANTONIO NARDELLI
Le elezioni europee hanno visto la vittoria di Fratelli d’Italia che con il 28,8 per cento dei voti si è confermato il primo partito del Paese, davanti al Partito Democratico (24,3 per cento), prima forza di opposizione. Nel complesso le liste dei partiti che sostengono il governo Meloni – Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – hanno ottenuto il 47,7 per cento dei voti, circa quattro punti percentuali in più rispetto ai consensi ottenuti alle elezioni politiche del 25 settembre 2022. 

Confrontare i sondaggi con i risultati finali delle elezioni è piuttosto complicato, dal momento che per legge i risultati dei sondaggi non si possono pubblicare negli ultimi 15 giorni di campagna elettorale, quando milioni di persone decidono effettivamente quale partito votare. 

Al di là di questa considerazione, i risultati di queste elezioni europee sono stati in linea con quelli previsti dai sondaggi due settimane fa, con alcune eccezioni.

Il confronto tra sondaggi e risultati

La nostra media dei sondaggi, pubblicata il 24 maggio e basata sugli ultimi sondaggi disponibili, dava Fratelli d’Italia al 27 per cento, una percentuale all’interno di un intervallo di incertezza tra il 24,5 e il 29,5 per cento. Il partito di Giorgia Meloni ha ottenuto il 28,8 per cento dei voti, percentuale correttamente compresa in questo intervallo. 

Il Partito Democratico era dato al 20,7 per cento e ha ottenuto il 24 per cento, una percentuale leggermente superiore al valore più alto del margine di incertezza. Il Movimento 5 Stelle è andato peggio di quanto stimato dai sondaggi due settimane fa: il partito di Giuseppe Conte ha ottenuto solo il 10 per cento dei consensi, mentre era dato dai sondaggi al 15,7 per cento. È possibile che nelle due settimane tra l’inizio del divieto di pubblicazione dei sondaggi e questo fine settimana ci sia stato uno spostamento di voti verso altri partiti o verso l’astensione.
Forza Italia era dato all’8,9 per cento e ha ottenuto il 9,7, mentre la Lega era data all’8,6 per cento e ha preso il 9,1 per cento. I sondaggi avevano quindi fotografato correttamente il sorpasso del partito di Antonio Tajani su quello guidato da Matteo Salvini, visto che i risultati dei due partiti sono ampiamente dentro al margine di errore. 

Alleanza Verdi-Sinistra è invece andata meglio del previsto: i sondaggi la davano al 4,3 per cento e ha ottenuto il 6,7 per cento. La lista “Stati Uniti d’Europa” era data invece al 4,3 per cento e ha ottenuto il 3,8 per cento, mentre Azione era data intorno al 4 per cento e si è fermata al 3,3 per cento. I risultati di Stati Uniti d’Europa e Azione rientrano dentro il margine di errore e il superamento della soglia di sbarramento era già incerto due settimane fa. I sondaggi avevano inoltre fotografato correttamente che la lista con Più Europa e Italia Viva aveva più consensi di quella di Carlo Calenda. Secondo le nostre simulazioni fatte il 22 maggio sulla base dei sondaggi disponibili, la probabilità che tra le liste più piccole solo Alleanza Verdi-Sinistra riuscisse a eleggere dei parlamentari europei era pari al 9,3 per cento.

Infine Pace Terrà Dignità era data al 2,1 per cento e ha ottenuto il 2,2 per cento, mentre la lista “Libertà” di Cateno De Luca era data nei sondaggi all’1,6 per cento e ha preso l’1,2 per cento.

Nel complesso i sondaggi si sono rivelati affidabili: la maggior parte dei risultati è stata in linea con le attese e dentro ai margini di errore. Le sorprese principali sono stati il deludente risultato del Movimento 5 Stelle, e i risultati positivi del Partito Democratico e di Alleanza Verdi-Sinistra. Va comunque considerato che il divieto di pubblicare i sondaggi nei 15 giorni precedenti al voto continua a impedire una corretta valutazione del lavoro degli istituti demoscopici nel sondare le posizioni dell’elettorato in quanto le persone cambiano idea su chi votare fino al giorno del voto.

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