Il Segretario del Pdl, Angelino Alfano, si dimostra ben informato sulla vicenda Montepaschi: come si può vedere dal  “Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2012”, il “Gruppo Montepaschi è uno dei principali poli bancari italiani, con 30.372 dipendenti, oltre 6 milioni di clienti, un attivo di circa 224 miliardi di euro e quote di mercato di rilievo in tutte le aree di business in cui opera”.


Alfano, però, commette un’imprecisione importante: considera il “correntista/risparmiatore” come sinonimo di “cliente”, cosa che non è tecnicamente vera: una banca come la Montepaschi, infatti, può fornire servizi a una moltitudine di soggetti, i quali possono, non solo, non essere titolari di un conto corrente, ma anche non essere tutti “risparmiatori” – intesi come persone fisiche che depositano un “risparmio”.


Altre aree di business, a parte il retail banking, sono ad esempio il leasing & factoring, il credito al consumo, la finanza d’impresa e l’investment banking (pag. 10 della Relazione trimestrale del III quadrimestre 2012).


Nella stessa Banca Retail, poi, non è detto che i clienti abbiano per forza un conto corrente. Una carta di credito o un conto titoli, ad esempio, sono prodotti che non presuppongono, in teoria, l’apertura di un conto corrente: tali dettagli sono evidenziati nel sito della Monte dei Paschi di Siena.


La banca qui viene definita in maniera generica e Alfano trae indicazioni che non sono effettivamente date. Noi di Pagella Politica diamo un “C’eri quasi” preciso preciso!