Il 15 luglio è stato presentato a Roma il nuovo rapporto dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, un ente pubblico legato al Ministero degli Esteri e noto anche con la sigla ICE. Secondo questo studio, nel 2023 le esportazioni di beni e servizi italiani sono aumentate dello 0,2 per cento rispetto all’anno precedente, mentre le importazioni sono scese dello 0,5 per cento, portando «un lieve contributo positivo» alla crescita del Prodotto interno lordo (PIL).
Questo risultato è stato sottolineato anche dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che nel suo intervento alla presentazione del report ha detto (min. 00:17) che «nel confronto con gli altri Paesi industriali avanzati» dell’Unione europea, l’Italia è quello che «ha accresciuto di più il proprio export negli ultimi quattro anni».
Abbiamo verificato e la dichiarazione di Urso è vera solo in parte.
Questo risultato è stato sottolineato anche dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che nel suo intervento alla presentazione del report ha detto (min. 00:17) che «nel confronto con gli altri Paesi industriali avanzati» dell’Unione europea, l’Italia è quello che «ha accresciuto di più il proprio export negli ultimi quattro anni».
Abbiamo verificato e la dichiarazione di Urso è vera solo in parte.