Salvini punta sull’enorme divario in termini di costo del personale tra diverse amministrazioni regionali, per indicare l’efficienza di alcune rispetto ad altre. Cerchiamo quindi di capire se i numeri citati da Salvini sono corretti e se il divario interregionale è veramente di questa entità.
I numeri della Corte dei Conti
I dati più recenti sulla retribuzione del personale (dirigente e non dirigente) si trovano all’interno di un rapporto della Corte dei Conti, “Relazione sugli Andamenti della Finanza Territoriale”, pubblicato quest’anno. A pagina 28 scopriamo che la Lombardia nel 2012 ha speso 130 milioni di euro in retribuzioni del personale regionale, mentre il Molise ne ha spesi 32. Rapportando i dati di spesa alle popolazioni delle rispettive regioni (es. 9,7 milioni per la Lombardia, 313 mila per il Molise) otteniamo il seguente grafico:
La Lombardia si trova in fondo alla classifica, con 13 euro di spesa per abitante (non 45 come citato dal leader della Lega), mentre il Molise occupa i primi posti con 102 euro per abitante (non 403). La prima delle regioni a statuto ordinario, se escludiamo il Friuli Venezia Giulia che si trova subito sotto. I numeri citati da Salvini sono dunque errati ma la valutazione complessiva è corretta.
Un molisano, infatti, paga all’incirca 8 volte di più per un dipendente della sua regione rispetto a un lombardo. Detto ciò, il segretario della Lega Nord non sembra avere le idee chiarissime sui numeri che cita. Il giorno dopo aver reso questa dichiarazione Salvini twittava: “Lombardia, dipendente regionale costa 19€ a cittadino; in Molise 177€”.
Insomma, il senso generale è corretto ma i numeri sono sballati e citati un po’ a vanvera: “Nì”.