Nel suo intervento alla Camera in occasione del voto di fiducia al governo, Letta esprime ottimismo riguardo alla capacità imprenditoriale italiana, ma fa un po’ di confusione quando affronta le cifre sull’industria manifatturiera.



Secondo il rapporto “Scenari industriali“, pubblicato nel giugno 2013 dal Centro Studi Confindustria – importante punto di riferimento sullo stato dell’industria italiana – il nostro Paese è settimo nella classifica della produzione manifatturiera mondiale (vedi grafico a pag. 44). Il Belpaese segue infatti Cina, Stati Uniti, Giappone, Germania, Corea del Sud e India.






La classifica conferma tuttavia la posizione italiana in Europa: dopo la Germania, l’Italia è infatti seconda, seguita da Francia (al nono posto), Regno Unito (undicesimo) e Spagna (quattordicesima).



La quinta posizione menzionata da Letta non è del tutto campata in aria però; secondo lo stesso studio, se consideriamo il valore aggiunto delle esportazioni, l’Italia è quinta dopo Cina, Germania, Stati Uniti e Giappone, anche se il dato risale – ahinoi – al 2009.






L’Italia nella top 10, non top 5, delle classifiche delle potenze manifatturiere mondiali, anche se in Europa resta sul podio. Insomma, per quanto non sia esattamente corretto quanto ha affermato Enrico Letta, non si discosta molto dalla realtà.”C’eri Quasi”.