I dati sulle importazioni energetiche italiane
Di recente
abbiamo spiegato che l’Italia è il Paese al mondo che, in valori assoluti, importa più energia elettrica di tutti. Ma da dove viene questa energia?
Innanzitutto bisogna specificare che non esistono stime globali sulle importazioni energetiche relative al 2020. In ogni caso il drastico calo dei consumi energetici
causato dalla pandemia da Covid-19 rende di fatto l’anno scorso poco rilevante ai fini statistici della nostra analisi.
I dati più aggiornati che abbiamo a disposizione sono riferiti al 2019. Secondo i
dati della
Relazione annuale situazione energetica nazionale redatta dal Ministero dello Sviluppo economico, due anni fa l’energia elettrica totale richiesta in Italia è stata uguale a 318,6 TWh, di cui l’88 per cento è stato prodotto internamente e il restante 12 per cento importato dall’estero. Il dato lordo sulle importazioni di elettricità, aggiornato al 2019, corrisponde a 44 TWh annui.
Secondo i
dati Eurostat, 15,2 TWh dei 44 TWh totali provengono dalla Francia, esattamente il 4,7 per cento dell’energia totale richiesta in Italia (Grafico 1). Il ministro Cingolani quindi ha ragione quando dice che l’Italia «compra il 5 per cento di energia dalla Francia». Il resto delle importazioni proviene invece dalla Svizzera (28,2 TWh, l’8,9 per cento del totale, dunque più della Francia) e in misura minore da Slovenia (5,2 TWh) e Austria (1,2 TWh).