Quanto è labile il confine tra un verde Vero e l’ignominia della rossa Panzana pazzesca. Ce lo dimostra in maniera molto pratica Matteo Renzi che aggiungendo – furbescamente, quasi sottovoce – una clausola alla sua dichiarazione si salva da un verdetto negativo all’esame del fact-checking.



E’ infatti vero che tra i “grandi Paesi”, inteso come le 5 principali economie dell’Ue (Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna), solo Italia e Germania rispettano il vincolo del deficit entro il 3% del Pil. Guardando, infatti, i dati contenuti nell’ultimo outlook della Commissione Europea vediamo la seguente situazione:



  • I conti pubblici spagnoli sono particolarmente distanti dal 3% (il deficit era 7,1% nel 2013 e dovrebbe attestarsi al 5,6% quest’anno).

  • Il deficit inglese era pari a 5,8% nel 2013, stimato al 5,1% nel 2014.

  • La Francia era in deficit del 4,3% nel 2013, e non dovrebbe rispettare il tetto nemmeno nel 2014, con il 3,9% di disavanzo.

  • Al contrario, l’Italia ha rispettato (a malapena) il tetto nel 2013 con un deficit del 3% e dovrebbe riuscire a non sforare anche nel 2014 (2,6%).

  • Decisamente dentro i parametri invece la Germania che ha raggiunto il pareggio di bilancio dal 2012.



Renzi ha ragione se ci atteniamo al campione di cui sopra. Basterebbe però già allargare ai Paesi Bassi e alla Svezia (6° e 7° economia del continente rispettivamente ed entrambe più vicine al Pil italiano di quanto non sia vicino il Pil nostrano a quello tedesco) per trovare altre due economie che rispettano il tetto del 3%.



Il Premier formula furbescamente la sua dichiarazione ma non mente: “Vero”.