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No, Greta Thunberg non diceva che il mondo sarebbe finito nel 2023

| 12 settembre 2023
La dichiarazione
«Greta Thunberg diceva: “Il mondo finirà nel 2023”»
Fonte: Stasera Italia – Rete 4 | 9 settembre 2023
ANSA
ANSA
Verdetto sintetico
Il leader di Italia Viva si sbaglia.
In breve
  • Nel 2018 Greta Thunberg ha condiviso su Twitter un articolo secondo cui l’umanità sarebbe stata «spazzata via» se non si fosse abbandonato l’uso di combustibili fossili «nei prossimi cinque anni». TWEET
  • Questo articolo conteneva però un’interpretazione scorretta di alcune dichiarazioni di un esperto di cambiamenti climatici. Thunberg ha quindi sbagliato ad affidarsi a fonti non verificate, ma non ha mai dichiarato che il mondo sarebbe finito nel 2023. TWEET
  • Sia l’articolo sia il tweet sono stati rimossi e lo stesso esperto citato nell’articolo ha smentito qualsiasi affermazione riguardante la fine del mondo. Diverse testate di area conservatrice sia straniere che italiane hanno comunque usato questa storia per accusare Thunberg di diffondere previsioni sbagliate. TWEET
Il 9 settembre, ospite di Stasera Italia su Rete 4, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha preso le distanze dalle posizioni di Greta Thunberg, l’attivista svedese contro i cambiamenti climatici. «Sull’ambiente io non sono dalla parte di Greta che diceva: “Il mondo finirà nel 2023”», ha dichiarato Renzi (min 04:50), precisando però: «Non sono nemmeno un negazionista come Trump».

Il leader di Italia Viva ha citato Thunberg e l’ex presidente statunitense Donald Trump come esempio delle due posizioni opposte nel dibattito globale sui cambiamenti climatici, tra cui si inserirebbero la sua proposta politica e la lista elettorale “Il Centro” che presenterà alle prossime elezioni europee del 9 giugno 2024.

Ma davvero Greta Thunberg ha detto che il mondo sarebbe finito nel 2023? In breve la risposta è no, nonostante in passato l’attivista abbia condiviso un articolo che conteneva dichiarazioni fuorvianti sul tema. Non è la prima volta che Renzi travisa un messaggio dell’attivista svedese: era già successo a ottobre 2022, sulla decisione della Germania di chiudere le centrali nucleari.

Il seminario a Chicago e il tweet cancellato

Con tutta probabilità il leader di Italia Viva ha fatto riferimento a un tweet pubblicato da Thunberg a giugno 2018. In quell’occasione, l’attivista aveva condiviso su Twitter (social network che oggi si chiama X) un articolo della testata Grit Post, oggi non più online, che titolava con una certa enfasi: “Importante scienziato del clima: Gli esseri umani si estingueranno se non risolviamo il cambiamento climatico entro il 2023”. Nel tweet l’attivista riassumeva il contenuto dell’articolo, scrivendo: «Un importante scienziato del clima avverte che il cambiamento climatico spazzerà via l’intera umanità se non smetteremo di usare i combustibili fossili nei prossimi cinque anni».

Thunberg ha poi cancellato il tweet, ma in ogni caso l’attivista non menzionava il 2023 come anno in cui sarebbe finito il mondo. Thunberg sosteneva semmai che continuare a usare i combustibili fossili nei cinque anni successivi avrebbe condotto a un certo punto all’estinzione dell’umanità. Inoltre l’ambientalista svedese non si esprimeva a titolo personale, bensì faceva riferimento all’articolo del Grit Post in cui erano riportate, peraltro in maniera fuorviante, le parole di un esperto durante un seminario. 

L’articolo del Grit Post, pubblicato il 19 febbraio 2018, riprendeva le parole di James Anderson, professore di chimica atmosferica all’Università di Harvard. Il contenuto era tratto da un seminario che Anderson aveva tenuto all’Università di Chicago e di cui Forbes aveva già scritto a gennaio dello stesso anno. Il titolo scelto dal Grit Post e rilanciato da Thunberg non trovava però fondamento in nessuna delle dichiarazioni del professore, come appare chiaro dalle citazioni presenti nell’articolo. Anderson sosteneva infatti che «la ripresa (dal cambiamento climatico, ndr) è praticamente impossibile senza una trasformazione dell’industria in stile seconda guerra mondiale, un’accelerazione degli sforzi per fermare l’inquinamento da carbonio e rimuoverlo dall’atmosfera e un nuovo sforzo per allontanare la luce solare dai poli terrestri. Tutto questo deve essere fatto entro i prossimi cinque anni». 

Un riferimento al 2023, seppur non in modo esplicito, tornava poi in una previsione del professore relativa allo scioglimento dei ghiacci: «La possibilità che rimanga del ghiaccio perenne nell’Artico dopo il 2022 è essenzialmente pari a zero». In nessun caso l’esperto ha quindi parlato di estinzione della specie umana e ancor meno che questa sarebbe avvenuta entro il 2023, come da lui stesso confermato all’agenzia stampa Associated Press: «La cancellazione dell’umanità entro il 2022 è una distorsione totale di ciò che ho detto o inteso al colloquio dell’Università di Chicago nel 2018. Non farei mai un’affermazione del genere».

Thunberg e i media conservatori

Il titolo dell’articolo e il post di Greta Thunberg contenevano quindi una sintesi errata dell’intervento del professor Anderson, ma né Thunberg né il professore in questione hanno mai sostenuto che il mondo sarebbe finito nel 2023. 

Questa tesi si è diffusa a partire da quest’anno, quando diversi media e opinionisti di area conservatrice hanno fatto notare che Thunberg aveva cancellato il post su Twitter, secondo loro a causa del fatto che le sue previsioni non si sono avverate. Tra le testate che hanno rilanciato la notizia, il giornale conservatore canadese The Post Millennial titolava “Greta Thunberg cancella il tweet del 2018 in cui dice che il mondo finirà nel 2023 dopo che il mondo non è finito”, mentre il New York Post (di proprietà di Rupert Murdoch, lo stesso editore del canale conservatore Fox News) scriveva “Greta Thunberg avrebbe cancellato il tweet del 2018 in cui affermava che il cambiamento climatico spazzerà via l’intera umanità entro il 2023”. Anche Russia Today, testata filogovernativa russa, ha pubblicato un articolo intitolato “Greta Thunberg cancella il tweet sulla fine del mondo”. Per quanto riguarda l’Italia, a marzo la notizia è stata rilanciata da Libero (“Greta Thunberg? Ecco che tweet ha cancellato: imbarazzo totale”) e dal sito Affari italiani (“Greta Thunberg cancella il tweet del 2018: «La fine del mondo sarà tra 5 anni»”).

Come spiegato anche da testate internazionali di fact-checking, se è vero che il tweet è stato cancellato e che il suo contenuto era impreciso, l’attivista svedese non ha mai sostenuto che il mondo sarebbe finito nel 2023.

Il verdetto

Secondo Matteo Renzi, Greta Thunberg avrebbe dichiarato che il mondo sarebbe finito nel 2023, ma le cose non stanno così. 

Nel 2018 Thunberg ha condiviso in un tweet un articolo che ammoniva sul fatto che l’umanità sarebbe stata «spazzata via» se non si fosse abbandonato l’uso di combustibili fossili «nei prossimi cinque anni». Questo articolo conteneva però un’interpretazione scorretta di alcune dichiarazioni di un esperto di cambiamenti climatici. Thunberg ha quindi sbagliato ad affidarsi a fonti non verificate, ma non ha mai dichiarato che il mondo sarebbe finito nel 2023.

Sia l’articolo sia il tweet di Thunberg sono stati poi rimossi dal web e lo stesso esperto citato nell’articolo ha smentito qualsiasi affermazione riguardante la fine del mondo. Nonostante ciò, diverse testate di area conservatrice sia straniere che italiane hanno usato questa storia per accusare Thunberg di diffondere previsioni sbagliate, così come fatto da Renzi.

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