Parlando di politiche sociali, Salvini cita quelle che ritiene due best practices lombarde: vediamo di cosa si tratta.
Il fondo Nasko
Attivato nel 2010, quando ancora era governatore Roberto Formigoni, il fondo è dedicato alle donne incinte con difficoltà economiche, che decidono di non abortire. Nasko vuole quindi essere un aiuto per l’acquisto dei beni e servizi necessari durante la gravidanza e dopo la nascita del bambino. Complessivamente ciascuna donna riceve 3.000 euro, che sono versati mensilmente dalla Regione tramite una carta prepagata. Il massimo periodo su cui si può distribuire l’importo sono 18 mesi (durante i quali si ricevono 166 euro al mese).
Il fondo Cresco
Il secondo fondo a cui Salvini fa riferimento sembrerebbe essere il fondo Cresco. Secondo le stime della Regione, 3.600 mamme vivono in condizioni di povertà assoluta, con conseguenze sulla corretta alimentazione propria e dei figli. Cresco, che è invece un’iniziativa dell’attuale presidente Roberto Maroni, mette a disposizione 75 euro al mese, fino a un massimo di 12 mesi, per l’acquisto di beni alimentari per la mamma e il bambino.
Il verdetto
Iniziative simili sono attive anche in altre parti d’Italia, come Bologna. Il dibattito su quali siano i programmi più efficaci in cui impiegare le risorse per aiutare le neomamme e i bambini è acceso e da questo sono derivate decisioni come quella di Regione Piemonte di tagliare il ‘bonus bebè’. Al di là delle valutazioni di merito, sono concreti i due programmi di Regione Lombardia citati da Salvini. “Vero”!