Puzza un po’ di panzana questa affermazione di Renzi, che in un’intervista a Repubblica ha parlato di diversi temi, dal Jobs Act al patto del Nazareno. Discettando di flessibilità rispetto ai vincoli europei, il Premier ha affermato che il deficit italiano è uno dei migliori al mondo.
Il deficit/Pil
Grazie ai dati del Fondo Monetario (indicatore “General government net lending/borrowing”) apprendiamo come in realtà ci siano Paesi con disavanzi più contenuti rispetto all’Italia o addirittura in avanzo. Se guardiamo al 2014, ordinando gli Stati dal maggiore avanzo al maggior deficit (espresso come percentuale del Pil), l’Italia si trova al 104esimo posto su 188 Paesi riportati dall’Fmi, con un rapporto deficit/Pil del 3,04%. Dei 103 Paesi che ci precedono in classifica, 70 sono in deficit (ma con percentuali minori della nostra) mentre 33 mostrano dei surplus (quando le entrate della pubblica amministrazione superano le uscite). Il grafico sottostante illustra solo alcuni dei 188 Paesi riportati nei dati del Fondo Monetario Internazionale ma aiuta a collocare l’Italia in prospettiva internazionale.
Disavanzo Primario?
L’Italia è quindi ben lontana dall’avere un deficit tra i migliori al mondo. Per capire da dove possa essere scaturito il dato di Renzi abbiamo provato ad analizzare anche il risultato primario, ossia il deficit al netto della spesa per interessi. Sempre dai dati Fmi verifichiamo che l’Italia si colloca al 20esimo posto su 179 Paesi (di cui sono riportati i dati), con un surplus primario dell’1,90%. Davanti a noi, tra gli altri, Hong Kong, Norvegia, Qatar e Kuwait.
Verdetto
L’Italia si colloca nella seconda metà della classifica mondiale, con un deficit intorno al 3%. Siamo ben lontani dai primi posti, come invece afferma Renzi. Anche qualora il Premier avesse voluto far riferimento al risultato primario (avrebbe però dovuto specificare ‘primario’ e parlare di surplus e non di deficit visti i dati), è comunque erroneo affermare che siamo tra i primi a livello mondiale. “Pinocchio andante”!