Vi ricordate lo spread? Dopo un periodo in cui nel nostro Paese si parlava del differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e quelli tedeschi quasi quanto – o più di quanto – non si discutesse di calcio, questo indicatore è sostanzialmente scomparso dal discorso politico italiano.



Sarà perché – come dice Renzi – non è più a livelli troppo preoccupanti? Lo scopriamo andando nell’apposita sezione del sito de Il Sole 24 Ore. Il 9 maggio scorso, quando Renzi ha fatto questa dichiarazione, aveva effettivamente raggiunto la soglia dei 150 (precisamente 149,1 punti base) ma settimana che è passata, lo spread è lievemente aumentato, tornando sopra il livello 150.



Ben lontani dai picchi di fine 2011 e luglio 2012, quando i mercati in panico fecero schizzare lo spread oltre i 500 punti base (vedi sotto), non possiamo che riconoscere che la dichiarazione di Renzi – il giorno in cui è stata pronunciata – era vera.