Dagli scontri di Piazza Taksim al ruolo fondamentale per l’economia del nostro Paese: Istanbul, croce e delizia del Mediterraneo.
Il ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, parla dell’incremento del numero delle nostre imprese in Turchia. Il leader dei Radicali fa riferimento ad un rapporto prodotto dall’Istituto di studi e ricerche sul Mezzogiorno (SRM), presentato a Istanbul l’11 aprile del 2013. Nell’articolo de IlSole24Ore troviamo conferma di quanto detto da Emma Bonino, ma la ricerca della fonte primaria si dimostra ardua. Il rapporto integrale ha un costo che si aggira intorno ai 200 euro, ragion per cui Pagella Politica è costretta a limitarsi all’abstract intitolato “Outlook: il business italiano in Turchia“, da cui riportiamo il grafico qui sotto, il quale mette in risalto sulla bilancia commerciale i dati di import ed export dall’Italia alla Turchia. Del numero citato dalla Bonino non troviamo peró traccia: la nostra ricerca continua.
Andiamo quindi a leggere il report annuale 2012 di SRM intitolato “Le Relazioni Economiche tra l’Italia e il Mediterraneo”. il dossier è meno country-specific, ma con un capitolo intero dedicato alla Turchia. A pag. 76 leggiamo “con quasi 4.800 imprese stimate dal Ministero dell’Economia turco, la Germania è al primo posto per numero di Imprese in Turchia, mentre le imprese italiane sono oltre 900”.
Insomma, mettendo assieme i risultati del report ufficiale 2012, l’abstract dell’Outlook dedicato alla Turchia e l’articolo de IlSole24ore sentiamo di poter dare un “Vero” a Emma Bonino.
Si ringrazia Nicolò Gnocato per averci inviato questa dichiarazione da verificare.