Casini ripete praticamente quanto già detto da Monti a dicembre 2011.
Sicuramente l’Italia viveva una forte crisi di credibilità sulla propria “solvibilità” finanziaria, e i rischi di avere una spesa per interessi assolutamente insostenibile era tangibile (con l’opportunità ultima di dover rinegoziare il proprio debito). E’ quindi sostanzialmente corretto dire che l’Italia, in caso di un effetto “a valanga” degli interessi pagati sui titoli di debito, rischiava di non riuscire a pagare gli stipendi della Publca Amministrazione. E’ chiaro che in caso di problemi di liquidità rilevanti, questi sarebbero stati tra le voci più a rischio del bilancio pubblico.
E’ vero, però, che anche in presenza di situazioni debitorie molto gravi, l’economia italiana avrebbe tenuto, come mostra bene uno studio a proposito di Bankitalia. I rischi di default e di mancanza di liquidità nei pagamenti venivano da una serie di situazioni probabili (ma non sicure), come un possibile cliff risk e l’impossibilità tecnica di provvedere a interventi sulla crescita. All’epoca Federico Daveri scrisse un articolo preciso sul tema. Non sappiamo se questo sarebbe mai accaduto.
Il nostro voto è quindi un “Ni” perché il futuro è davvero difficile da prevedere, e ci sembra che qui si faccia un po’ di catastrofismo: in Grecia, dove la situazione finanziaria era – ed è – ben più difficile, i salari degli statali, seppur oggetto di pesanti tagli, sono ancora “a rischio”, ma vengono tuttora pagati, soprattutto grazie ai prestiti-ponte da parte dell’Ue e del Fmi. A novembre 2011 Lo Stato italiano ancora lontano (anche se forse, “non troppo”) da una situazione del genere.
P.S.: Il diavolo sta nel dettaglio… Bruno Tabacci solo quindici giorni fa si è beccato su queste pagine un “Panzana Pazzesca” per aver detto che lo ” Stato italiano non era neanche in condizione di pagare le tredicesime” all’arrivo di Monti… All’apparenza può sembrare un’affermazione simile a quella di Casini, ma un conto è dire “rischiare di”, un conto è dire “non essere in condizione di”, sostituendo una stima del futuro con una dichiarazione sul presente…