Se si riferisce ai True Finns, allora il Segretario del Pd ha (parzialmente) ragione. Fondati nel 1995 dopo la dissoluzione del Partito Ruralista Finlandese, i True Finns sono guidati da Timo Soini ed alle ultime elezioni del 2011 hanno effettivamente raccolto il 19,1% dei voti, costituendosi come il principale partito di opposizione.



Il loro programma, similmente a quello della Lega Nord, combina una politica economica orientata a sinistra (stato sociale e attenzione verso gli strati meno abbienti della popolazione) e valori tra il conservatore e il “reazionario”, come la xenofobia, l’anti-europeismo e la critica alla globalizzazione. Ciò che separa i due partiti dal punto di vista programmatico, invece, è il riferimento, da parte della Lega, alle tematiche prima secessioniste e poi federaliste relativamente all’assetto dello Stato italiano; tali intenti programmatici risultano assenti dal programma di governo dei True Finns, che si fanno portatori al contrario di istanze più nazionalistiche che localistiche.



Tutto considerato, Bersani porta a casa un “C’eri quasi”: determinanti nella formulazione del giudizio sono state le differenze sul tema dell’unità nazionale…