Che il debito pubblico italiano sia troppo alto, è oramai un dato risaputo e spesso sottolineato dai nostri politici, a partire dal Presidente del Consiglio, Enrico Letta. Ma avrà ragione Beppe Grillo a sostenere che il trend è in continuo aumento e che battiamo un record ogni mese? E a quanto ammontano gli interessi che già ora paghiamo sul totale del debito?



Il valore del debito pubblico si può verificare, mese per mese, sui Supplementi al Bollettino Statistico – Indicatori monetari e finanziari, redatti periodicamente dalla Banca d’Italia. L’ultimo disponibile è quello di maggio 2013, dove troviamo i valori riferiti ai mesi citati da Grillo, che si sbaglia leggermente. Il debito pubblico italiano a marzo 2013 era effettivamente di circa 2.034 miliardi di euro, in aumento però di ben 17 miliardi rispetto al valore registrato a febbraio, 2.017 miliardi (pag. 9). Erroneamente rispetto a quanto dichiarato dal leader pentastellato infatti, se il debito è in continuo aumento, come mostrato dalla tabella qui sotto, il “record” non viene battuto ogni mese. A febbraio il debito registrato era inferiore rispetto a quello di gennaio, 2.017 miliardi contro i 2.022 di inizio 2013; una leggera diminuzione era stata registrata anche tra giugno e i due mesi successivi, luglio ed agosto, nel corso del 2012.






Per quanto riguarda gli interessi, notiamo anche qui una leggera imprecisione nei numeri dichiarati da Grillo, il si lascia andare a qualche arrotondamento di troppo, seppur indicando la strada giusta. Nel 2012, infatti, la spesa per interessi era stata pari a 86.717 milioni, mentre nel 2013 è prevista ammontare a 83.892 milioni. La soglia dei 100 miliardi sarà superata solamente nel 2016, secondo le previsioni del DEF 2013.






Imprecisioni veniali per il leader nazionale del M5S, che si guadagna un ottimo “C’eri quasi”.