Difficile che Monti sbagli un dato così basilare sullo stato di salute dell’economia italiana. E infatti, secondo dati Eurostat, dall’inizio della crisi ad oggi il rapporto debito/Pil italiano è passato dal 106,1% del 2008 al 120,7% del 2011 (+14,6 punti), di fronte ad un aumento di 20,2 punti per l’Ue a 25, +20,3 per l’Ue a 27, +17,1 per l’Eurozona a 17 e 17,2 per l’Eurozona a 16. Insomma, qualunque dato si voglia utilizzare, il rapporto debito/Pil in Italia, nonostante abbia registrato un incremento sensibile, è aumentato meno della media.



Ma siccome ormai siamo quasi a fine 2012, siamo andati a vedere anche le stime del rapporto debito/Pil fornite dal World Economic Outlook del Fmi ad ottobre 2012. Secondo il Fondo, il debito/Pil italiano passerà dal 105,7% del 2008 al 126,3% nel 2012 (+20,6), mentre la media per l’Eurozona e l’Unione europea sarà pari al 93,6% (+23,4 dal 2008) e 87,2% (+23,2) rispettivamente. Quindi la dichiarazione del Presidente del Consiglio regge, anche se quel “120 per cento” rimane un dato 2011, non 2012. Un “Vero” ma non un “Verissimo”, insomma.