Cota ci sembra piuttosto confuso. Gi
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è sgrammaticata: sono fuori controllo o no i conti della sanità piemontese? Sul tema sembra poi che il governatore si contraddica un po’: nello stesso articolo da cui è tratta la dichiarazione, Cota aggiunge che la Regione è sull’orlo del baratro. E per sua stessa ammissione, durante la conferenza stampa dello scorso 18 ottobre, il Piemonte necessita di una riforma in campo sanirario: “salveremo la Regione se potremo attuare il nostro programma”. Insomma, questi conti sono in ordine o sono da salvare?
Cerchiamo di capire meglio qual è la situazione del sistema sanitario piemontese. Come riportato da un articolo de La Voce, il Piemonte presenta un disavanzo consistente pur avendo livelli di spesa sanitaria inferiori alla media nazionale. Secondo Antonio Palagiano, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori e disavanzi sanitari, “Il Piemonte, unica Regione del nord a presentare un quadro tanto dissestato, ha un debito che a fine 2011 si è attestato a 6 miliardi e 445 milioni di euro, in aumento rispetto all’anno precedente e con un pagamento di interessi annui per 145 milioni”. Insomma, non proprio una situazione rosea.
Dunque a cosa si riferisce Cota quando dice che i conti “non sono fuori controllo” per la prima volta in quindici anni? Probabilmente al fatto che nel 2011 varie voci della spesa sanitaria hanno subito una riduzione, inaugurando un’inversione del trend di crescita continua a cui si era assistito fino al 2010: la spesa per personale e’ passata da 2.954 nel 2010 a 2.909 nel 2011, la spesa farmaceutica da 1.433 a 1.381, l’acquisto di beni e servizi da 7.313 nel 2010 a 7.230 nel 2011. Complessivamente quindi la Regione ha fatto dei passi nella giusta direzione, ma di certo è quantomeno azzardato affermare che i conti siano sotto controllo. Lo stesso assessore alla Sanità Monferino ha mostrato parecchia preoccupazione per lo stato del sistema sanitario piemontese.
Il governatore si salva dalla Panzana solo grazie al relativo miglioramento della spesa, ma la situazione rimane fuori controllo. “Pinocchio andante” per Cota!