Ormai proposto in diverse salse (i 9 Paesi del mondo che crescono meno hanno l’euro e i Paesi europei senza euro crescono di più), il confronto tra i membri dell’Eurozona e gli Stati che non hanno adottato la moneta unica appassiona Salvini, che questa volta fa riferimento al gruppo Ocse.
Grean Bretagna, Ungheria e Polonia
Salvini ha ragione a dire che Gran Bretagna, Ungheria e Polonia stanno crescendo. Secondo i dati di previsione della Commissione Europea infatti, tutti e tre chiuderanno il 2014 in crescita, con tassi positivi anche nel prossimo biennio. Riportiamo in basso il grafico che mostra l’andamento dell’Eurozona nel suo complesso, dove il Pil è calato di 0.5% nel 2013 per tornare positivo quest’anno (+0.8%). Tre Stati di Eurolandia (tra cui l’Italia) chiuderanno il 2014 in calo, mentre tra gli Stati membri senza euro la Croazia mostra segno negativo -0.7%.
I nove Paesi dell’Ocse che crescono meno hanno l’euro?
Consultiamo i dati Ocse più aggiornati, di novembre 2014 (Economic Outlook n 96). Occorre notare che per alcuni Paesi come l’Italia, le proiezioni di sei mesi fa sono diverse rispetto a quelle attuali più aggiornate (fonte Commissione Europea). In rosso sono evidenziati i membri di Eurolandia.
Sette Paesi sui nove con crescita minore hanno l’euro, mentre Giappone e Danimarca sono estranei al gruppo. I dati di maggio invece mostravano che tra gli ultimi nove paesi per crescita di Pil, otto avevano l’euro (tranne il Giappone). Salvini quindi sbaglia di poco il dato. In questa versione quindi, l’affermazione di Salvini guadagna un “C’eri quasi!”