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Il centrodestra ha davvero aumentato i consensi in Sardegna?

| 01 marzo 2024
La dichiarazione
«Nonostante la sconfitta, in Sardegna sono cresciuti i consensi del centrodestra e diminuiti quelli del centrosinistra»
Fonte: Corriere della Sera | 1 marzo 2024
ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
Verdetto sintetico
La dichiarazione del deputato di Fratelli d’Italia è imprecisa.
In breve
  • Le liste di centrodestra hanno perso voti in valore assoluto e percentuale rispetto alle elezioni regionali del 2019. Ne hanno invece guadagnati rispetto alle elezioni politiche del 2022, anche se la sola lista di Fratelli d’Italia ha perso quasi 70 mila voti. TWEET
  • Le liste di centrosinistra, con il Movimento 5 Stelle, hanno perso un po’ di voti rispetto alle elezioni regionali del 2019, in valore percentuale e assoluto. Se sommiamo i consensi del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche del 2022, anche in questo caso c’è stato un calo. TWEET
Il 29 febbraio, in un’intervista con il Corriere della Sera, il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli ha commentato le elezioni regionali in Sardegna, vinte da Alessandra Todde, supportata tra gli altri dal Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle. Secondo Donzelli, i consensi dei partiti di centrodestra «sono cresciuti» nonostante la sconfitta del candidato Paolo Truzzu, mentre quelli del centrosinistra sono «diminuiti».

Abbiamo controllato e la dichiarazione del responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia è imprecisa.

I consensi del centrodestra in Sardegna

Alle elezioni regionali in Sardegna di domenica 25 febbraio, le nove liste che hanno supportato la candidatura di Truzzu – tra cui ci sono Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – hanno preso in totale quasi 334 mila voti. Cinque anni prima, nel 2019, le liste di centrodestra a sostegno del segretario del Partito Sardo d’Azione Christian Solinas, poi vincitore, avevano preso oltre 370 mila voti. In valori assoluti c’è stato un calo dei consensi rispetto alle precedenti elezioni regionali, e lo stesso discorso vale se si prendono i valori in percentuale. Nel 2019 le liste di centrodestra hanno preso quasi il 52 per cento dei voti, la scorsa domenica quasi il 49 per cento.

Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022, dove si è votato per l’elezione del Parlamento nazionale, la coalizione di centrodestra ha ottenuto in Sardegna quasi 278 mila voti, corrispondenti al 40,6 per cento dei consensi. Dunque alle recenti elezioni regionali in effetti la coalizione di centrodestra ha aumentato i consensi rispetto alle ultime elezioni politiche. 

Alle elezioni politiche le tre liste di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno preso quasi 264 mila voti. Alle elezioni regionali le liste di questi tre partiti hanno invece preso quasi 162 mila voti, quindi oltre centomila in meno, tutte e tre calando. Fratelli d’Italia, il partito di Donzelli, ha addirittura “perso” quasi 70 mila voti. È vero però che alle elezioni regionali le liste a sostegno di Truzzu erano nove, mentre erano quattro le liste nelle coalizione di centrodestra alle elezioni politiche. E ricordiamo che questo è un confronto tra due elezioni diverse per molti motivi (per esempio, ci sono un diverso numero di candidati e una diversa legge elettorale).

In ogni caso, i dati sull’affluenza sono più o meno simili. In totale gli aventi diritto di voto in Sardegna sono quasi 1,5 milioni. Alle elezioni regionali di domenica 25 febbraio hanno votato circa 760 mila persone, numero pari al 52,4 per cento degli elettori. Alle precedenti elezioni regionali del 2019 l’affluenza era stata un po’ più alta (53,7 per cento), così come alle elezioni politiche del 2022 (53,2 per cento).

I consensi del centrosinistra in Sardegna

Le dieci liste che hanno appoggiato la candidatura di Todde, tra cui ci sono il PD, il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra, hanno ottenuto alle elezioni regionali oltre 290 mila voti (il 42,6 per cento). Nonostante questo numero sia più basso dei 334 mila voti presi dal centrodestra, Todde ha vinto perché ha preso quasi 3 mila voti in più rispetto a Truzzu (il 45,4 per cento contro il 45 per cento). In Sardegna è possibile ricorrere al voto il disgiunto, ossia votare la lista di una coalizione e il candidato presidente di un’altra coalizione. Con tutta probabilità, alcuni elettori di centrodestra (o del candidato Renato Soru, supportato da Azione) hanno votato i partiti della loro coalizione, ma Todde come presidente. Truzzu ha preso oltre 5 mila voti in meno rispetto ai voti presi da tutte le liste che lo hanno sostenuto.

Nel 2019 il PD e il Movimento 5 Stelle si erano presentati divisi, supportando due candidati diversi. Sommando i voti delle liste a supporto di questi due candidati, si ottengono quasi 285 mila voti, circa 5 mila voti in meno rispetto a quelli presi domenica scorsa. Nel 2019 oltre 11 mila voti sono andati alla lista Fortza Paris, che all’epoca sosteneva Solinas, mentre in queste elezioni regionali era nella coalizione per Todde, portando quasi 6 mila voti. Dunque, a seconda di come si contano i voti, il centrosinistra – con dentro il Movimento 5 Stelle – ha più o meno avuto lo stesso numero di consensi.

Nel 2019 le liste a supporto dei candidati di PD e Movimento 5 Stelle hanno preso insieme quasi il 40 per cento, una percentuale più bassa rispetto al 42,6 per cento delle ultime elezioni regionali.

Anche alle elezioni politiche del 2022 i due partiti non facevano parte della stessa coalizione. Se sommiamo i voti delle liste di centrosinistra con quella del Movimento 5 Stelle, otteniamo oltre 334 mila voti, un numero più alto dei 290 mila presi alle recenti regionali. Se sommiamo le percentuali, otteniamo il 48,8 per cento, anche questa una percentuale più alta di quella delle regionali. Nello specifico, alle regionali la lista del Movimento 5 Stelle, partito di cui fa parte Todde, ha preso quasi centomila voti in meno rispetto alle elezioni politiche. Il PD quasi 34 mila in meno.

Sottolineiamo comunque che nelle competizioni elettorali il tutto non è mai uguale alla somma delle parti e non è possibile dire con certezza come sarebbero potute andare le elezioni se si fossero presentate coalizioni diverse ai blocchi di partenza. Per esempio alle elezioni regionali del 2019 i candidati alla presidenza della regione erano sette, questa volta quattro. Questo discorso vale sia per il centrodestra sia per il centrosinistra.

Il verdetto

Secondo Giovanni Donzelli, nonostante la sconfitta alle elezioni regionali in Sardegna, i consensi dei partiti di centrodestra «sono cresciuti», mentre sono «diminuiti quelli del centrosinistra». La dichiarazione del deputato di Fratelli d’Italia è imprecisa.

Le liste di centrodestra hanno perso voti in valore assoluto e percentuale rispetto alle elezioni regionali del 2019. Ne hanno invece guadagnati rispetto alle elezioni politiche del 2022. Le liste di centrosinistra, con il Movimento 5 Stelle, hanno perso un po’ di voti rispetto alle elezioni regionali del 2019, in valore percentuale e assoluto. Se sommiamo i consensi del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche del 2022, anche in questo caso c’è stato un calo.

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